“La carità, la solidarietà non è solo dare qualcosa, ma dare un pezzo di me all’altro. La vita si dona pienamente quando si scopre che è la mia vita che può donare vita per te. Quindi, tolgo qualcosa a me per darla a te”. Lo ha detto l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro, intervenuto stamani all’Ospedale San Giovanni di Dio al convegno su “Aspetti bioetici della donazione degli organi”. “La situazione sanitaria della nostra regione, del Meridione, essendo carente, non aiuta e non spinge a fare qualcosa di più nella prevenzione e nelle scelte personali”, ha aggiunto il porporato, che ha descritto “un mondo che non è solidale”. Segnalando i diversi episodi di indifferenza anche nei confronti dei migranti che muoiono in mare, l’arcivescovo ha osservato che “per fortuna le persone generose ci sono”, ma è “un mondo che va sgretolandosi”: “l’altro fa paura, mentre l’altro ‘mi appartiene’ perché la mia vita può diventare vita dell’altro”. “Le donazioni – ha affermato il cardinale – non sono possibili se c’è disprezzo per l’altro. Si riesce a dire di ‘sì’ se si scopre che la vita è dono”.