Ebrei

Maristi: il San Leone Magno insignito dell’onorificenza “House of Life”

La Fondazione internazionale Raoul Wallenberg consegnerà il 14 maggio la targa che identifica l’Istituto San Leone Magno “House of Life”, in onore dell’allora direttore fratel Alessandro Di Pietro, Giusto tra le Nazioni, che insieme ai suoi confratelli nascose numerosi ragazzi e adulti ebrei perseguitati dai nazifascisti durante la seconda guerra mondiale. La celebrazione avrà luogo nel cortile dell’Istituto, alla presenza di fr. Ernesto Sanchez, superiore generale dei Fratelli Maristi, fr. Luis Carlos Gutierrez, vicario generale, di Anna Doria, scrittrice, di Ottolenghi, rappresentante della Comunità ebraica, e di Colitto Castelli, membro della fondazione Wallenberg. Fr. Alessandro Di Pietro era direttore della scuola e superiore della Comunità marista che all’epoca aveva sede in Via Montebello. Nel 1943 accolsero 24 alunni, figli di ebrei, ed una dozzina di ebrei adulti, dapprima come convittori e poi, in seguito ad una possibile perquisizione all’interno dell’istituto, solo nelle ore notturne. Il 16 luglio 2001, la Commissione per la designazione dei Giusti istituita dallo Yad Vashem (l’ente proposto alla memoria degli eroi e martiri dell’Olocausto) ha conferito l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”. Fr. Alessandro, nel 2002, ha così commentato l’evento: “Ringrazio e accetto questo riconoscimento, ma non come rivolto alla mia persona, ma quale rappresentante di tutti i confratelli dell’Istituto San Leone Magno che componevano la comunità. Infatti fu per comune decisone che aprimmo le porte a ventiquattro ragazzi ebrei e a una dozzina di adulti. Tutti i confratelli hanno collaborato, chi in un modo e chi in un altro, pur sapendo che ci esponevamo ad un grave rischio”.