Incontro

Europa: Costalli (Mcl), “ripensarne metodi e contenuti, riappropriarsi delle radici cristiane”

È necessario “ripensare metodi e contenuti del Progetto europeo, per creare una nuova Unione che sia patria comune di tutti i cittadini”. Lo ha sottolineato Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), per il quale è urgente “riappropriarsi delle radici cristiane”. Non si tratta, ha chiarito, “di un bisogno delle confessioni, ma di una necessità sociale e politica”. Introducendo l’incontro “Sì all’Europa per farla”, organizzato a Roma, a Palazzo Wedekind, dal Mcl e dalla Fondazione italiana Europa popolare, Costalli ha evidenziato che “così come è, l’Europa non offre la prospettiva per cui è nata”. “La latitanza etica e politica – ha osservato – ha causato i nazionalismi, la Brexit, il riemergere del protezionismo”. Per questo, alle prossime elezioni europee del 26 maggio, ha scandito Costalli, bisogna andare a votare per costruire “un’Europa dalle radici popolari, solidale, democratica, capace di valorizzare la persona, capace di un’attenzione alla famiglia e di investimenti per i giovani”. Ecco perché, ha ricordato il presidente, “Mcl, che è un’organizzazione europeista fin dalla sua nascita, ha deciso di metterci la faccia e di sostenere il Partito popolare europeo”. “Non sono molti che lo fanno, anche nel mondo cattolico”, ha detto Costalli per il quale “è tra alternative imperfette che dobbiamo scegliere, perché se non si sceglie poi non ci si può nemmeno lamentare”.