Migranti

++ Messico: città frontaliera di Tapachula al collasso, gente non mangia da giorni. Vescovi al Governo, “serve Piano d’emergenza” ++

Un appello per la città di Tapachula, ormai al collasso, e per gli atti di “disprezzo, indifferenza, xenofobia, discriminazione e razzismo” nei confronti delle carovane di migranti che attraversano il Messico e in particolare lo Stato meridionale del Chiapas. E’ quello rivolto alle Autorità federali e dello Stato del Chiapas, alla società civile e a tutti gli uomini e donne di buona volontà dalla Conferenza episcopale messicana (Cem). L’attività di accoglienza della Chiesa “si è oggi trasformata in preoccupazione”. Da una parte si continuerà a “fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per essere una Chiesa Samaritana, che renda meno pesante il cammino dei nostri fratelli migranti”. Per questo, la Conferenza episcopale ha richiesto un ulteriore sforzo alla Caritas, alle singole diocesi e ai fedeli. Tuttavia, “preoccupa la situazione della frontiera Sud e in particolare della città di Tapachula”, dove “l’immenso numero di migranti continentali ed extracontinentali ha superato la possibilità di aiuto della Chiesa e della possibilità d’azione del Governo. Le strutture del centro per migranti Secolo XXI sono sature, la qualcosa non consente un’adeguata azione umanitaria, cosicché i migranti girovagano per la città chiedendo aiuto”. Non è tutto: “All’ingresso della frontiera sud ci sono migliaia di nostri fratelli, persone che già da giorni non mangiano e dormono per strada. Ci sono minori, anziani, malati e alcune donne che stanno per partorire”. Perciò, proseguono i vescovi, “il nostro invito al Governo federale è di attivare e monitorare adeguatamente, date le circostanze, un Piano di emergenza”, oltre che di rafforzare l’attenzione umanitaria, soprattutto verso coloro che si trovano in strada. Ancora, “suggeriamo di chiarire, nel modo più breve possibile, la situazione giuridica di coloro che entrano e chiedono di passare nel nostro Paese. Esortiamo ad affrontare adeguatamente questo momento di crisi, rispetto alla quale il nostro Paese ha l’opportunità di mostrare il suo autentico volto di umanità”.