
“Quello che abbiamo vissuto da alcuni giorni in questo Paese che tutti noi amiamo, ci addolora profondamente sempre di più. Dal recente massacro a Carrefour-Feuilles di mercoledì 24 aprile (in un giorno ci sono state due sparatorie con nove vittime, ndr) la situazione è decisamente peggiorata”. Lo denuncia la Conferenza episcopale haitiana, in un comunicato firmato da tutti i vescovi del Paese, pervenuto al Sir, nel quale si invita a una preghiera per la pace e la concordia particolarmente intensa durante la prossima novena di Pentecoste. “Lo stato di insicurezza prodotto da bande armate qua e là in tutto il Paese sta creando un clima di terrore, che finora non siamo riusciti ad arginare. Ancora più sorprendente e rivoltante è il fatto che i banditi armati sono al soldo di potenti sponsor che hanno denaro e potere”.
A tutto questo “si aggiunge il clima di diffusa sfiducia che si è creato nel Paese. Lo percepiamo a partire da quello che la gente pensa dei leader. Si manifesta l’uno contro l’altro tra i leader stessi e tra i partiti politici. Tutti vogliono il dialogo, ma come arrivarci in questo clima di sfiducia generale?”. I vescovi denunciano che “questa situazione deprimente e insopportabile è, a guardare bene, il risultato del peccato”, che “porta alla morte e al pianto. È questo peccato che viene dal nostro cuore che distilla il suo veleno mortale in tutto il Paese.
Prosegue il messaggio: “Vogliamo vedere un cambiamento in questo Paese. Ma questo cambiamento deve avvenire prima nel nostro cuore. Se i nostri cuori non cambiano, questo paese non cambierà mai”.
Da qui l’invito alla preghiera, “per chiedere a Dio il cambiamento del cuore Questa preghiera sarà fatta specialmente durante la novena di Pentecoste. Sollecitiamo la partecipazione in tutto il Paese: nelle diocesi, nelle parrocchie, nelle cappelle, nelle comunità religiose e nelle case di formazione”. A questo momento di preghiera seguirà un’adorazione perpetua per un anno, tra Pentecoste nel 2019 e Pentecoste del 2020.