“I dati provvisori indicano che il 2018 è stato un anno di crescita dei flussi turistici in Italia: gli esercizi ricettivi italiani hanno raggiunto un nuovo massimo storico, pari a oltre 428 milioni di presenze, confermando la tendenza positiva degli anni precedenti (circa +2% rispetto al 2017). Rispetto al 2017 sono aumentate entrambe le componenti della domanda turistica: quella dei turisti italiani (cosiddetti ‘residenti’) e quella dei turisti stranieri”. Lo ha affermato questa mattina Roberto Monducci, direttore del dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, nel corso dell’audizione alla X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati.
Dai dati forniti, emerge che è soprattutto la componente degli stranieri a registrare la dinamica più sostenuta, con un incremento rispetto al 2017 del 3,3% in termini di arrivi e del 2,6% in termini di presenze. Anche la domanda dei “residenti” ha continuato a crescere, seppur a un ritmo inferiore, sia in termini di arrivi (+1,9%) sia di presenze (+1%). In conseguenza di tali dinamiche i clienti stranieri, con il 50,5% delle presenze totali, hanno superato quelli residenti confermando il risultato emerso per la prima volta lo scorso anno.
Rispetto alle destinazioni, si conferma che le Regioni con il maggior numero di presenze sono il Veneto (16,5% delle presenze complessive nel 2017), il Trentino-Alto Adige (11,9%, con la Provincia autonoma di Bolzano al 7,7% e la Provincia autonoma di Trento al 4,2%), la Toscana (10,9%), l’Emilia-Romagna (9,5%) e la Lombardia (9,4%). In queste cinque Regioni si concentra oltre la metà delle presenze dei clienti residenti (51,6%) e quasi due terzi (64,7%) di quelle dei non residenti.
Le migliori performance, in termini di crescita delle presenze della clientela residente, si rilevano in Sicilia (+9,5% rispetto al 2016) e in Basilicata (+6,8%), mentre la domanda dei turisti stranieri è aumentata soprattutto in Sardegna (+10,4%), Puglia e Calabria (entrambe +9,3%).