Maltempo: Federforeste-Coldiretti, boschi abbattuti attaccati dai parassiti che rendono il legno inutilizzabile

La pioggia paralizza le operazioni di recupero degli abeti abbattuti che con il clima umido vengono attaccati da parassiti che rendono inutilizzabile il prezioso legno dei violini stradivari. È l’allarme lanciato da Federforeste e Coldiretti sugli effetti del maltempo nei boschi già duramente colpiti dalla tempesta Vaia fra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia. “La pioggia e il terreno bagnato – spiega Gabriele Calliari, presidente di Federforeste – rendono problematico percorrere i sentieri e organizzare il trasporto del materiale. Ci sono centinaia di chilometri di migliaia di alberi abbattuti ancora da recuperare con il rischio concreto che con l’umidità si scatenino i parassiti del legno prezioso, in un momento in cui c’è anche un boom di richieste dalla Cina in particolare per i tronchi con un diametro fra i 20 e i 40 centimetri e una lunghezza di 4 metri”. Quello cinese “è un mercato strategico – sottolineano Federforeste e Coldiretti – che può essere rafforzato grazie alle nuove opportunità offerte dall’accordo siglato dall’Italia per la nuova Via della seta”. “Ma non bisogna svendere a prezzi troppo bassi il nostro legno di alta qualità – sottolinea Calliari –. Come avviene con il cibo che mettiamo nel piatto è necessario arrivare a un’etichetta d’origine anche per il legno perché dietro a ogni asse utilizzata vive un mondo fatto di territori e persone con un’intera filiera composta da agricoltori boscaioli, segherie, trasportatori, industrie e artigiani”. Il legno della Val Di Fiemme è solo una parte dell’enorme patrimonio boschivo che copre ormai più di 1/3 della superficie italiana con 12 miliardi di alberi troppo spesso abbandonati a se stessi per l’abbandono dei terreni di montagna e la mancata gestione delle foreste in un Paese come l’Italia che utilizza appena il 30% dell’incremento annuo dei boschi contro una media europea superiore al 55%. “E se l’industria italiana del legno è la prima nell’Ue – concludono Federforeste e Coldiretti – la materia che utilizza arriva però da Austria, Francia, Svizzera e Germania tanto che ormai la maggior parte dei mobili venduti in Italia è fatta con assi straniere senza che il consumatore lo sappia”.

 

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