A maggio 2019 “si registra un miglioramento diffuso del clima di fiducia sia per le imprese sia per i consumatori”. Infatti, l’indice del clima di fiducia dei consumatori torna ad aumentare dopo tre mesi consecutivi di calo, passando da 110,6 a 111,8 ma mantenendosi comunque al di sotto dei livelli registrati nel 2018; un’evoluzione positiva si rileva anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che aumenta da 98,8 a 100,2. È quanto comunica oggi l’Istat diffondendo la stima della “Fiducia dei consumatori e delle imprese” a maggio 2019.
Stando ai dati diffusi, tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in miglioramento: il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più marcati mentre un aumento più contenuto si registra per il clima personale e, soprattutto, per quello futuro. “Più in dettaglio – spiega l’Istat –, il clima economico sale da 122,8 a 125,9, il clima corrente aumenta da 106,9 a 109,6, il clima personale cresce da 105,9 a 107,4 e il clima futuro passa da 115,6 a 115,8”.
Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia registra un aumento diffuso a tutti i settori coperti dalle indagini sulla fiducia: nel settore manifatturiero l’indice passa da 100,8 a 102, nelle costruzioni aumenta da 141,2 a 144,3, nei servizi va da 99,1 a 99,3 e nel commercio al dettaglio sale da 101,3 a 102,6.
“Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nella manifattura – si legge nella nota – si rileva un miglioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione unitamente a una diminuzione del saldo relativo alle scorte di magazzino”. “Nelle costruzioni – prosegue l’Istat – la dinamica positiva dell’indice riflette il miglioramento sia dei giudizi sul livello degli ordini sia delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda. Nei servizi e nel commercio al dettaglio la dinamica positiva dell’indice riflette andamenti eterogenei delle rispettive componenti: il miglioramento dell’indice è trainato dalle attese sugli ordini nei servizi e dai giudizi sulle vendite nel commercio. Tutte le altre componenti risultano in calo”.