
(Bruxelles) “L’Albania e la Macedonia settentrionale hanno fatto progressi impressionanti. Ora tocca all’Ue”. L’Alto rappresentante Federica Mogherini ha fatto oggi il punto sui processi per l’allargamento dell’Ue nei Balcani occidentali e in Turchia, a un anno dal lancio da parte della Commissione della Strategia per sostenere la trasformazione di questi Paesi alla frontiera orientale dell’Ue. Secondo l’Alto rappresentante, l’Albania, con la riforma del sistema giuridico, e la Macedonia, con le riforme compiute e l’accordo con la Grecia sulla questione del nome, “hanno fatto la loro parte”. Ora, ha esortato Mogherini, “i progressi oggettivi compiuti vanno riconosciuti”, il processo di accessione deve andare avanti, “perché l’Ue non perda la credibilità”. Quanto alla Bosnia-Erzegovina la situazione non rispetta “tutti gli standard applicabili ai Paesi Ue”, dice la Commissione, quindi l’apertura dei negoziati deve attendere. Così anche con la Turchia: “Resta candidata e partner strategico”, ha confermato Mogherini, ma il Paese si sta allontanando dall’Ue” in ambiti quali i diritti fondamentali e lo stato di diritto. L’appello: “è urgente invertire la rotta”.