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Elezioni europee: Colombo (Un. Cattolica), “ripensare il rapporto tra politica e comunicazione”

“Aspetti interessanti e problematici del rapporto fra politica e comunicazione” emergono dalle elezioni europee secondo Fausto Colombo, direttore Dipartimento Scienze della comunicazione e dello spettacolo, che nel commento per Cattolicanews guarda in particolare alla vicenda italiana. Il primo elemento è quello della “deformazione”: “la percezione da parte dell’opinione pubblica”, scrive Colombo, “si discosta dalle emergenze reali della società”. Esempi: la “diffusa sovrastima della criminalità comune” o “dell’impatto negativo dell’immigrazione”, la “sottostima della crescita dell’ineguaglianza e della concentrazione di potere economico”. I social media avrebbero “amplificato il meccanismo di deformazione”. Ne consegue che l’opinione pubblica “si focalizza sui messaggi di allarme e di ordine” e tralascia “ricette più complesse e più difficili da comprendere”, seppure più efficaci. Altro elemento rilevato da Colombo è che l’enfasi sui “nuovi” media per farsi strada nell’opinione pubblica è parzialmente fuorviante: Matteo Salvini infatti “combina l’uso dei social con una grande presenza televisiva e soprattutto con un sistematico presidio del territorio attraverso i comizi”. Terzo elemento dell’analisi di Colombo riguarda “il ruolo dei grandi media nel fornire informazioni corrette e puntuali”, primi fra tutti gli exit polls: “di nuovo particolarmente inaffidabili”, soprattutto in Italia, hanno fatto “dibattere molti commentatori su fattoidi”, senza “fornire analisi ragionate e fondate sugli effetti reali delle elezioni stesse a livello europeo”. Occorre, secondo il docente “ripensare la copertura mediatica delle competizioni elettorali”.
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