Spiritualità

Salesiani: festa Santa Maria Ausiliatrice, a Valdocco giornata dedicata alle Missioni Don Bosco

Un’intera giornata dedicata a Maria Ausiliatrice e ai missionari salesiani. È quanto accade oggi a Torino, a Valdocco, quartier generale della Famiglia Salesiana, con tre appuntamenti: la messa al mattino (con la presenza del vescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia), che sarà seguita stasera da un’altra celebrazione con il rettor maggiore dei Salesiani, don Angel F. Artime, e poi da una solenne processione. Nel corso della giornata, inoltre, gli uffici delle Missioni Salesiane saranno aperti per favorire l’incontro fra i missionari in visita a Valdocco e i loro sostenitori. In particolare, nel pomeriggio, saranno presenti a Valdocco, per raccontare le loro esperienze, don Italo Spagnolo dalla Nigeria e don Giampiero De Nardi dal Guatemala.
“Del particolare rapporto che esiste fra la Madonna venerata nella basilica di Valdocco e le opere salesiane – spiega una nota – è testimonianza esemplare la cappella dove oggi in Gambia, ultimo Paese in cui sono approdati i Figli di Don Bosco, viene celebrata per la prima volta questa festa”.
Sempre oggi, Missioni Don Bosco ha diffuso una nota che fornisce una “chiave di lettura” del particolare rapporto fra Maria Ausiliatrice e le Missioni Salesiane. Approfondendo poi la particolare visione di Don Bosco, la nota spiega: “Lo sguardo di Don Bosco, capace di fare una sintesi storica, vedeva ricorrere nel suo tempo gli estremi di una ‘crisi’ che umanamente avrebbe potuto veder naufragare la cattolicità. Ideologie, guerre, povertà diffusa, trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali stavano ponendo domande ‘pesanti’ alla fede cristiana. Occorreva dare risposte. La sua certezza risiedeva nella natura spirituale della Chiesa, che in quanto tale sarebbe stata sempre salvata dalle mareggiate e dagli scogli in cui avrebbe potuto incappare. Consapevole al contempo che la Chiesa vive nel tempo, che è fatta di donne e di uomini che si misurano con lo spirito e con la carne, la necessità era ed è quella di attuare delle azioni che ne permettano la vita e la serena espressione del loro Credo”.