Arte e cultura

Papa Francesco: a Musei ecclesiastici italiani, “in continua crescita” i musei “grandi e piccoli”

“La storia della vostra associazione testimonia la risposta all’esigenza di coordinare e mettere in dialogo le numerose e variegate realtà museali, grandi e piccole, che sono presenti in Italia e, grazie a Dio, sono in continua crescita”. Lo scrive il Papa nel discorso preparato per la circostanza e consegnato durante l’udienza concessa, nella Sala Clementina, ai dirigenti e agli operatori dell’Associazione Musei ecclesiastici italiani (Amei). “I musei ecclesiastici i sono accomunati da una medesima missione”, ricorda Francesco: documentare “visibilmente il percorso fatto lungo i secoli dalla Chiesa nel culto, nella catechesi, nella cultura e nella carità”. “Nell’enciclica Laudato si’ ho ricordato che il patrimonio storico, artistico e culturale, insieme al patrimonio naturale, è ugualmente minacciato”, sottolinea Francesco: “Esso è parte dell’identità comune di un luogo e base per costruire una città abitabile”. “Integrare la storia, la cultura, l’architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l’identità originale, facendo dialogare il linguaggio tecnico con il linguaggio popolare”, l’appello, all’insegna di una “cultura intesa non solo come i monumenti del passato, ma specialmente nel suo senso vivo, dinamico e partecipativo”. Per questo, secondo il Papa, “è fondamentale che il museo intrattenga buone relazioni con il territorio in cui è inserito, collaborando con le altre istituzioni analoghe”, in modo da “aiutare le persone a vivere insieme, a vivere bene insieme, a collaborare insieme”. “I musei ecclesiastici, per loro natura, sono chiamati a favorire l’incontro e il dialogo nella comunità territoriale”, la tesi di Francesco: in questa prospettiva, “è normale collaborare con musei di altre comunità religiose”, a partire dalla convinzione che “le opere d’arte e la memoria di diverse tradizioni e stili di vita parlano di quella umanità che ci rende fratelli e sorelle”.