Politica

Elezioni europee: Aggregazioni laicali Sicilia, “non possiamo restare neutrali e indifferenti”

Un appello alla comunità cristiana affinché sia “responsabilmente consapevole della sua identità”, per contribuire “con determinazione al rilancio del progetto politico europeo, fedele agli ideali dei padri fondatori” e perché “si faccia coscienza critica, fermento culturale, presenza promozionale di alti valori e di unità”. A lanciarlo, in occasione delle ormai prossime elezioni europee, è la Consulta regionale delle Aggregazioni laicali. Il documento redatto dai rappresentanti delle Aggregazioni laicali della Sicilia ha per titolo “L’Europa che sogniamo e che vogliamo costruire”. Parte da una analisi dell’attualità sociale e politica e si rivolge ai siciliani delle Chiese dell’Isola. “Come cattolici, infatti, al di là del legittimo pluralismo politico che ci caratterizza e con rinnovato spirito di responsabilità e credibilità – si legge nella nota – non possiamo restare neutrali e indifferenti rispetto ai possibili scenari futuri, a cui l’Europa che sogniamo e che vogliamo costruire si aprirà”.
Un’ampia parte del documento si rivolge a “coloro che avranno l’onere e l’onore di rappresentare il popolo europeo nel Parlamento”, i componenti della Consulta delle Aggregazioni laicali siciliani; li esortano a “considerare prioritaria la dignità della persona”, a “inspirare ogni atto e ogni riforma istituzionale, sociale e politica alla promozione della pace, alla difesa del Bene comune, alla democrazia, gli ideali di libertà e di giustizia sociale”, ad “affrontare con coraggiosa e creativa operosità le questioni sociali che travagliano il nostro continente, quali la problematica migratoria, il lavoro, la tutela dell’ambiente”. Propongono, poi, l’impegno per l’unità, l’accoglienza e la solidarietà, il rispetto delle regole civili e di “promuovere politiche sociali a favore della famiglia, dei giovani, dei meno ambienti e della custodia della vita”. La Consulta fa riferimento al “ricco e sempre stimolante magistero della Chiesa”. In conclusione al documento si legge: “Le imminenti elezioni europee ci spingono quindi a richiamare tutti alla necessità di partecipare con spirito veramente democratico per respingere ogni forma di astensionismo. L’Europa futura potrà essere ancora più unita, solidale, accogliente e integrativa”.