“Dobbiamo confessare di non aver fatto di tutto per prevenire il male”, affermano i vescovi polacchi nel messaggio conclusivo del Consiglio permanente del 22 maggio, che verrà letto alla fine di tutte le funzioni della prossima domenica. “Mancano le parole per esprimere la vergogna che proviamo a causa degli abusi sessuali da parte dei membri del clero”, affermano i presuli, poiché “negli ultimi tempi la comunità ecclesiale in Polonia è scossa da molteplici e dolorose informazioni riguardanti gli abusi sessuali su bambini e giovani”. “Tali reati sono fonte di grande sofferenza delle vittime ma colpiscono anche le famiglie e le comunità ecclesiali”, osservano i presuli in riferimento al film dei fratelli Sekielski “Tylko nie mow nikomu” (Non dirlo a nessuno) lanciato l’11 maggio scorso e che documenta le testimonianze delle vittime di abusi. I vescovi incoraggiano “le persone che avessero subito dei torti da parte degli uomini di Chiesa” a denunciare l‘accaduto, ricordando che in ogni diocesi sono stati nominati dei responsabili autorizzati ad accogliere tali segnalazioni. Il messaggio contiene, inoltre, la promessa di una maggiore attenzione rivolta agli alunni dei seminari e sottolinea il valore dell’apposita formazione dei sacerdoti affinché possano meglio prevenire i reati di abusi su minori, formazione introdotta già alcuni anni fa. “È nostro desiderio che la sicurezza dei minori diventi la questione prioritaria”, sottolineano i presuli.