Entro il 2019 aprirà le porte al pubblico il primo punto ambulatoriale “esterno” di I livello della Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli di Roma Irccs, dedicato ad attività sanitarie diagnostiche, non in convenzione Ssn, della superficie di circa 500 mq. La struttura si colloca a San Basilio, zona popolare della capitale ad alta intensità abitativa e sarà organizzata in tre aree specifiche: diagnostica per immagini effettuata a mezzo Tc 64 e Rm1, 5T; diagnostica per immagini a mezzo Rx, Tc-Con Bine, mammografo, Moc 3 ecografi di cui uno specializzato per ginecologia; laboratorio analisi cliniche. L’annuncio è stato dato questa mattina, nel corso della presentazione del Bilancio di missione 2018 del Gemelli. L’anno scorso ha visto, tra l’altro, l’incubazione di due grandi progetti. Anzitutto il nuovo edificio per attività sanitarie, universitarie e di ricerca di cui nel 2020 avverrà la posa della prima pietra. Un’opera importante – quasi 30mila metri quadrati – che risponde a una logica di integrazione tra ricerca, formazione e assistenza secondo un modello organizzativo centrato sul paziente. L’edificio ospiterà spazi ambulatoriali, Day hospital e degenze per 170/200 posti letto totali, “umanizzati” dall’introduzione dei “pozzi di luce” – moduli finestrati posti nelle spine laterali – e dalla creazione di un punto di accoglienza all’ingresso di ogni reparto. Prevista anche una nuova area universitaria con l’unificazione e la riorganizzazione di alcuni laboratori e nuovi spazi per i dipartimenti. Il secondo grande progetto in cantiere riguarda la realizzazione di un nuovo hub ambulatoriale presso l’attuale Residenza sanitaria di ospitalità protetta nel campus del Gemelli. L’intervento – oltre 2.500 metri quadrati – prevede la definizione di un’area di accoglienza, con una reception centralizzata al piano d’ingresso e spazi di attesa, oltre a ulteriori punti di accoglienza e attesa previsti in ogni piano; 38 ambulatori, un’area radiologica (Rm e Tc) e una sezione radiologica con mammografo ed ecografi.