Società

Laici: Martinez (RnS), “una risorsa per il Paese, non un problema”

“Lo Stato e la classe politica non possono considerare ‘le buone prassi’ e il protagonismo dei corpi intermedi, del volontariato e delle associazioni di scopo di ispirazione cristiana come ‘un problema’, piuttosto che ‘la prima risorsa’ per la costruzione del nostro stato sociale in pieno ossequio al principio di sussidiarietà orizzontale e di solidarietà civile, spirituale e materiale”. Lo dichiara il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito (RnS), Salvatore Martinez, a commento dell’introduzione del card. Gualtiero Bassetti all’Assemblea Cei, condividendo con il presidente dei vescovi italiani “l’ansia missionaria, la franchezza evangelica e le prospettive d’impegno richieste a tutti i credenti e alle comunità”. “Anche all’interno del RnS – precisa Martinez – è viva la preoccupazione che la generosità e la gratuità di tanta gente a servizio del prossimo sia ignorata, sminuita, rallentata o pregiudicata dalla recente riforma del Terzo Settore”.
Sul futuro dell’Unione europea, alla vigilia delle elezioni di domenica prossima, Martinez sottolinea: “Il RnS ravvisa l’esigenza di una ‘ricomposizione’ della famiglia comunitaria, che ritrovi, nello spirito dei Padri fondatori dell’Ue, nuova fiducia nell’idealismo cristiano e in un ‘progetto di vita’ affidabile per i nostri popoli. Occorre davvero, e non a parole, riporre al centro di ogni programma politico il valore della persona umana e la sua dignità, a partire dalle comunità locali e dalle loro identità culturali e sociali, quel grande patrimonio storico che ha garantito ‘il bene comune europeo’, fatto di accoglienza e solidarietà, interculturalità e libertà religiosa, stabilità e benessere, sviluppo e progresso”. Infine, ricorda Martinez, “il RnS, al pari di tante realtà istituzionali e associative, accademiche e sociali, desidera contribuire alla realizzazione del convegno internazionale Sturziano, che si svolgerà a Caltagirone (14–16 giugno), nel centenario dell’Appello ai liberi e forti, per rileggere, in 12 sessioni tematiche, l’attualità dei 12 punti del Programma contenuto nell’Appello. Vogliamo, così, ripristinare un dialogo culturale e sociale fecondo con la nostra gente, a partire dalle nostre comunità, con il concorso di volontà di tanti soggetti virtuosi che animano la vita del nostro Paese, per onorare insieme il servo di Dio don Luigi Sturzo, la cui forza profetica rimane ancora viva”.