“La speranza del cambiamento può assumere la prospettiva della possibilità soltanto con l’impegno quotidiano e serio di tutta la cittadinanza sui temi della lotta alla ’ndrangheta e alla corruzione”. Lo afferma il coordinamento di Libera Vibo Valentia, alla vigilia delle elezioni comunali in programma domenica prossima. “Le indagini relative all’operazione ‘Rimpiazzo’, condotta dalla Dda di Catanzaro contro la cosca dei piscopisani, ci restituiscono l’immagine di uno scenario desolante sui rapporti e i legami tra elementi di rilievo della consorteria con alcuni politici locali impegnati nella corsa forsennata alla ricerca del voto – afferma il coordinamento locale di Libera –. Un contesto politico fortemente condizionato dalla presenza dei clan e non solo. Infatti, come più volte ricordato dal procuratore distrettuale antimafia, Nicola Gratteri, Vibo Valentia è la città a più alta densità massonica; 12 logge censite che agiscono in modo da curare e proteggere gli interessi dei singoli componenti del gruppo a completo svantaggio del bene della res publica”. Uno scenario di fronte al quale Libera non si stupisce se, “secondo le ultime statistiche, è la città italiana dove si vive peggio”. “Infatti – spiega –, se a prevalere come sistema di valutazione e valorizzazione non è la meritocrazia, ma l’appartenenza ad un’associazione di fratellanza, allora ciò avviene a totale discapito della qualità dei servizi e del benessere collettivo. Inoltre, per la ’ndrangheta c’è la necessità di conservare il senso di precarietà dei territori dove agisce per mantenere quello stato di bisogno che serve loro per accrescere il controllo e il consenso sociale fornendo quelle risposte che la politica non dà”. Libera sostiene il “Patto per la città”, presentato da alcune associazioni cittadine, che mira a realizzare un’alleanza tra elettori e candidati, con impegni concreti e reciproci, di responsabilità e corresponsabilità, per il bene comune della città. “Dobbiamo avere la consapevolezza del valore del nostro voto – sottolinea il comitato di Libera –, attraverso esso esprimiamo la comunità che siamo e quella che vogliamo costruire per i nostri figli. Il votare non è soltanto un atto di democrazia, ma anche di responsabilità che ci chiede di non essere superficiali ma realmente consapevoli in piena libertà di coscienza per essere artefici del cambiamento che desideriamo”.