Dipendenze

Droga: De Facci (Cnca), servono “politiche sociali e approccio educativo”. Servizi Rdd “coprono solo un quarto del territorio”

“Le politiche sociali e l’approccio educativo, e non piuttosto la repressione”, devono essere “al centro degli interventi in materia di droghe”, ma i servizi di riduzione del danno (Rdd) e limitazione dei rischi (Ldr), nonostante siano inclusi nei Lea, “coprono oggi non più di un quarto del territorio nazionale”. Lo sostiene Riccardo De Facci, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza), intervenendo al seminario in corso a Roma su “La strada diventa servizio. La riduzione del danno come diritto”. L’incontro è stato organizzato per fare il punto sullo stato dei servizi di riduzione del danno (Rdd) in Italia nell’ambito del progetto “Pas – Principi attivi di salute”, promosso da Cnca (capofila), Coordinamento italiano case alloggio Hiv/Aids (Cica) e Arcigay. Commentando la ricerca in materia presentata al seminario, De Faccio fa notare che il sistema di questi servizi “deve affrontare domande e situazioni in continua mutazione: dalle grandi piazze di spaccio, come quelle esistenti a Rogoredo e Scampia, alle oltre cento nuove sostanze psicoattive rilevate dall’Istituto superiore di sanità lo scorso anno, ai nuovi modi e luoghi del consumo. C’è bisogno di un significativo ammodernamento del sistema di intervento”. “Questo seminario – aggiunge – ha anche lo scopo di porre la questione della riforma del sistema a Regioni, ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e a tutti gli altri addetti ai lavori. E un pezzo cruciale da rafforzare e valorizzare è quello che opera sulla strada, nella logica della prossimità”. Il presidente del Cnca ricorda che una legge dello Stato “ha incluso tali servizi nei Lea, ma mancano tuttora stanziamenti e, in alcuni casi, sensibilità adeguate affinché tutta la popolazione residente possa realmente usufruire di questa rete di servizi e interventi”. Di qui la richiesta a tutte le istituzioni competenti di “attivarsi in merito”.