Conferenza episcopale piemontese e Ufficio scolastico regionale hanno rinnovato ieri il protocollo d’intesa sui Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro). A rappresentare le due realtà, si legge in una nota diffusa oggi, il direttore generale dell’Usr, Fabrizio Manca, e l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia. Presente anche mons. Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea e responsabile del settore scuola della Cep.
“Nei primi tre anni in cui il protocollo è stato in vigore – spiega la nota – i risultati sono stati giudicati estremamente positivi, sia per le metodologie sperimentate sia per le ‘competenze’ che gli studenti hanno potuto acquisire”. Nella collaborazione con le diocesi del Piemonte, ai giovani sono state offerte opportunità per fare esperienze concrete di apprendimento in diversi ambiti: gestione e cura del patrimonio storico, artistico, culturale delle diocesi del Piemonte; attività educative, ricreative, assistenziali e di volontariato rivolte alle persone. “Attività tutte che hanno favorito non solo la conoscenza del mondo del lavoro, ma soprattutto l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali per la vita, coniugando nel modo più proficuo le finalità educative dell’istruzione e della formazione con le esigenze di una crescita armonica, globale ed equilibrata della persona”.
Per Manca, “le esperienze e le attività realizzate con la collaborazione della Conferenza episcopale sono state di grande aiuto alle scuole per affrontare la sfida pedagogica dell’alternanza scuola-lavoro. Il rinnovo del protocollo ha l’obiettivo di continuare a potenziare i percorsi educativo/formativi iniziati”.
“Mi auguro che anche questa nuova stagione di stretta collaborazione – ha affermato Nosiglia – potrà avvalersi delle realtà che fanno capo agli enti ecclesiastici, Istituzioni culturali, associazioni di volontariato e movimenti cattolici del territorio che offriranno agli studenti l’opportunità di fare esperienze concrete di lavoro/apprendimento nell’ambito di una vasta gamma di servizi, rivolti al sociale che vanno dalla gestione e cura del patrimonio storico, artistico e culturale alle attività educative, ricreative, assistenziali e di volontariato rivolte alle persone, presenti nelle 17 diocesi del Piemonte. Per la Chiesa queste attività rientrano in un unico ‘progetto educativo’ che coinvolge l’intera persona e promuove quella alleanza educativa che, unendo insieme la famiglia, la scuola e la comunità territoriale sia civile che religiosa, assicura alle nuove generazioni una formazione integrale ricca delle dimensioni necessarie al raggiungimento della maturità umana, culturale, sociale ed etica, della persona di ogni alunno”.