
“Siamo pronti ad accogliere Vincent Lambert in una nostra casa famiglia in Francia. Non si lasci morire di sete e fame”. E’ quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità fondata da don Benzi, in seguito alla notizia dell’avvio della procedura di stop all’alimentazione e idratazione per Vincent Lambert, l’uomo di 42 anni, rimasto tetraplegico e in stato di minima coscienza in seguito a un incidente stradale avvenuto nel 2008.
“Dalla nostra esperienza quotidiana sappiamo che laddove persone gravemente malate sono accolte nel calore di una famiglia, allora ritrovano nuove vie di comunicazione e persino il sorriso – continua Ramonda –. Assistiamo al paradosso di una cultura eutanasica: Vincent viene prima salvato dopo l’incidente, fatto uscire dal coma, curato e infine lasciato morire di fame e di sete, una morte terribile”.
La Comunità Papa Giovanni XXIII gestisce 251 case famiglia in Italia e in 42 Paesi del mondo, in cui sono accolte 1283 persone. Vere famiglie in cui c’è posto per tutti, seguendo l’intuizione più profonda di don Oreste Benzi, che vide nella famiglia il luogo naturale dell’accoglienza.