Salute

Diocesi: Teramo-Atri, al via progetto di biblioterapia. Mons. Leuzzi, “rendere le persone con disabilità protagoniste dei propri percorsi di vita”

È stato presentato a Teramo, martedì 30 aprile 2019 nel palazzo della curia vescovile, il progetto di “biblioterapia” ideato all’interno della struttura per disabili fisici e mentali della Fondazione Piccola Opera Charitas di Giulianova, che comprende anche la biblioteca “P. Serafino Colangeli”.
Un progetto creato specificatamente al servizio dei ragazzi ospiti della struttura giuliese fondata nel 1983 da p. Serafino Colangeli che prevede già laboratori di arte e tetro, ma con l’obiettivo di aprire l’offerta anche a tutto il territorio. Organizzato in gruppi che, guidati dal personale della biblioteca e da psicologi, lavoreranno su un testo scelto da esperti.
“Negli ultimi anni la Piccola Opera Charitas ha avviato un processo sul piano della ricerca scientifica ma anche su quello assistenziale con l’obiettivo di offrire tulle le possibilità per coloro che hanno difficoltà”, le parole di mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo della diocesi di Teramo-Atri. “Il progetto di biblioterapia – ha proseguito – è una proposta culturale di alto livello perché mira a promuovere la dignità e la soggettività di ciascuno attraverso la lettura e contribuisce a rendere le persone con disabilità protagoniste dei propri percorsi di vita”.
Intervenuto alla presentazione anche Domenico Rega, presidente della Fondazione Piccola Opera Charitas,  che ha sottolineato l’importanza dell’esperienza di biblioterapia maturata negli anni nella struttura, grazie alla quale si è potuto riscontrare un aiuto alla crescita, consolazione in momenti di tristezza, di depressione o durante l’elaborazione di un lutto in famiglia “si era rivelata una compagna, una co- terapeuta”.
Ad illustrare il progetto la psicologa e psicoterapeuta Alessandra Di Marco: “Abbiamo deciso di strutturare questa sperimentazione in un vero e proprio progetto funzionale, ponendola in un contesto più rigorosamente scientifico attraverso la costituzione di un’equipe multidisciplinare dedicata e l’adozione di protocolli terapeutici”. Parole a cui hanno fatto eco quelle di Cinzia Falini, responsabile della biblioteca: “Quando è nata la nostra biblioteca i manicomi erano stati chiusi da poco ed era stata appena varata la legge Basaglia. Con questo nuovo servizio, padre Serafino Colangeli aveva precorso i tempi, nella speranza di gettare un ponte verso la normalità e di aprire un varco nella disabilità”.