Seconda giornata

Biennale della Prossimità: Imperiale (Fond. con il Sud), “ricostruire un quadro unitario del Mezzogiorno”

Il tema della prossimità nel Mezzogiorno è stato il filo conduttore della seconda giornata della Biennale della Prossimità. Dopo Genova e Bologna, nella Città vecchia di Taranto, fino a domani, la prima edizione a Sud. “Qui i giovani e le loro famiglie – ha spiegato il direttore di Fondazione con il Sud, Marco Imperiale – spesso ci chiedono reddito e lavoro come risposta immediata. Il nostro modo di operare è invece più complesso, è quello di ricostruire sul territorio le condizioni di base, il capitale umano, le relazioni sociali, la fiducia in se stessi, negli altri, nel proprio futuro, per rimanere anche quando non arrivano subito i risultati. Quello che forse manca è riuscire a ricostruire un quadro unitario del Mezzogiorno ma fatto direttamente dalle comunità, dalle persone e dalle organizzazioni che vivono il Sud”. Al dibattito c’era anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che ha preso un impegno pubblico, sollecitato da Daniele Ferracino, co-direttore della Biennale, affinché di queste giornate nazionali a Taranto resti un’opera-segno negli anni futuri. “Sono qui per dirvi grazie, perché state formando cittadini che credono nella partecipazione, nella pianificazione strategica, che è necessaria per ogni buona amministrazione, per questo prometto oggi stesso al sindaco Melucci che, se troviamo il posto adatto, possiamo realizzare anche a Taranto una ‘casa della partecipazione’ come quella che, come Regione Puglia, già abbiamo a Bari”.