Fisc: mons. Ghirelli (Imola), “l’Europa non può prescindere dalla sue radici cristiane se non rinnegando se stessa”

Faenza, 17 maggio: i relatori della sessione pomeridiana del convegno Fisc “Colori d’Europa, le sfide del terzo millennio” (foto Gianni Zampaglione)

(dall’inviato a Faenza) “Come disse Guardini ‘O l’Europa si fonda su Cristo o non può esistere’. Questo non vuol dire imporre una visione dottrinale, ma il riconoscere che di fatto l’Europa si è costituita su questa base e da questa non può prescindere se non rinnegando se stessa”. Lo ha affermato oggi pomeriggio mons. Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola e delegato della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna per le Comunicazioni sociali, portando il suo saluto al convegno nazionale della Fisc “Colori d’Europa, le sfide del terzo millennio” in corso a Faenza. “Anche chi non è cristiano o appartiene ad un’altra fede – ha spiegato – e vuole contribuire alla vita sociale, è tenuto a prendere atto di queste radici dell’Europa e se ha un contributo da dare lo darà, altrimenti si contrapporrà non tanto ai cristiani ma all’Europa stessa. Magari in buona fede, ma farà un’opera distruttiva e non costruttiva”. Mons. Toso ha invitato a “non spaventarci se ci sono queste forze centrifughe, ma cerchiamo di conservare la sicurezza di quello che abbiamo ricevuto pur non essendone degni”.

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