Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Governo, attesa per pre-Consiglio su decreto sicurezza. Migranti, “la Sea Watch non entri” nel nostro Paese

Governo: attesa per pre-Consiglio su decreto sicurezza

Attesa per il pre-Consiglio di oggi sulla sicurezza. Tra le novità dell’ultima ora sul decreto l’istituzione d un fondo per i rimpatri con una dotazione iniziale di due milioni per il 2019. I fondi potranno aumentare: fino a 50 milioni annui potranno arrivare dai risparmi che derivano dalla razionalizzazione dei centri per l’immigrazione. Serviranno a finanziare interventi di cooperazione o intese bilaterali per i rimpatri. In mattinata i membri del Movimento si riuniranno per fare un punto sul decreto. Per Salvini, invece, il provvedimento ha i caratteri della straordinaria necessità e urgenza e il vicepremier punta tutto sui suoi cavalli di battaglia: dalla stretta ai migranti e a chi li accoglie all’istituzione di un fondo ad hoc sui rimpatri da istituire alla Farnesina per incentivi ai Paesi d’origine che si mostrano più collaborativi. Spetterà al premier Giuseppe Conte, a pochi giorni dalle Elezioni europee, cercare di trovare un non facile punto di equilibrio. Da Palazzo Chigi, per ora, non filtrano commenti: una valutazione, si sottolinea, verrà fatta solo sulla base del testo che arriverà in Cdm.

Migranti: Salvini, “la Sea Watch non entri in Italia”

Nuovo scontro tra Salvini e le Ong: la Sea Watch III, la nave dell’organizzazione tedesca battente bandiera olandese, soccorre 65 migranti al largo della Libia e il ministro replica emanando una nuova direttiva, la quarta in due mesi, con cui diffida la Ong ad avvicinarsi al nostro Paese e chiede alle forze di polizia di bloccare la nave al limite delle acque territoriali italiane: “Non venga in Italia”. I 65 migranti – tra cui una persona disabile, 11 donne e 15 minori di cui 8 non accompagnati e 2 neonati – sono stati salvati a 30 miglia dalle coste libiche, dunque in acque internazionali ma nella zona Sar di Tripoli.

Europee: tutte le risposte date dai 6 candidati alla Commissione Ue nel dibattito

I sei principali candidati alla presidenza della Commissione europea si sono confrontati, per la seconda volta in pochi giorni, sui temi caldi della campagna elettorale in vista delle prossime Elezioni europee. A dibattere, dalla sede del Parlamento europeo di Bruxelles, i politici che aspirano a rimpiazzare Jean-Claude Junker al timone della Ue. Si tratta di Manfred Weber, candidato del Ppe; Frans Timmermans, candidato del Partito dei socialisti europei, Pse; Ska Keller, candidata per i Verdi; Margrethe Vestager, tra i sette candidati del Team Europa di Alde (Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa); lo spagnolo Nico Cué, candidato della sinistra europea; Jan Zahradil, candidato dell’Alleanza dei conservatori e dei riformisti in Europa, Acre.

Austria: bandito il velo islamico alle scuole elementari

L’Austria bandisce il velo dalle scuole primarie: i deputati hanno approvato ieri una legge proposta a riguardo dal governo. Il testo, si legge sul Guardian, si riferisce in modo generico a qualsiasi “abbigliamento influenzato ideologicamente o religiosamente associato alla copertura della testa”. Il governo ha chiarito che il copricapo indossato dai ragazzi Sikh e la kippa ebraica non saranno interessati dalla legge.

Xylella: Efsa, “non c’è cura, tutta l’Ue a rischio”

Non esiste ancora una cura in grado di eliminare il batterio vegetale Xylella fastidiosa che minaccia non solo i Paesi mediterranei ma la maggior parte del territorio Ue. Sono le conclusioni di due pareri dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Le opinioni confermano che alcuni trattamenti sperimentati in questi anni possono ridurre i sintomi, ma non eliminano il batterio. L’applicazione tempestiva delle misure di controllo Ue resta quindi l’unico modo per fermarlo.