Solidarietà

Chiese di Sicilia: convegno regionale Caritas, “accoglienza, dialogo e annuncio” le tre parole chiave. Mons. Accolla (Messina), “accoglienza è esperienza di misericordia”

“Accoglienza, dialogo, annuncio” sono le tre parole che stanno guidando il convegno regionale organizzato dall’Ufficio per la Carità della Conferenza episcopale siciliana, in corso di svolgimento oggi e domani a Messina. I direttori e le equipe delle Caritas delle diciotto diocesi dell’Isola si sono ritrovati – ripercorrendo il titolo dell’iniziativa – come “alle querce di Mamre”. “Non solo un luogo – ha detto mons. Giovanni Accolla, arcivescovo di Messina e delegato Cesi per la Carità, introducendo i lavori -, perché le querce siamo noi”. E ha aggiunto: “In un tempo in cui spopola la cultura dell’appropriazione, a noi spetta ricordare che l’accoglienza è il primo approccio del cristiano, ed è esperienza di misericordia. Significa fare l’opera di Dio che è misericordia. Quella misericordia che è parola ed atteggiamento scandaloso, oggi; certamente lontano dal modo si relazionarsi degli uomini”. Indicando ai partecipanti al convegno regionale l’esempio di Annibale Maria di Francia, santo messinese di cui si fa memoria oggi, mons. Accolla ha incoraggiato: “Se quella fetta del popolo di Dio che vuole annunciare il Vangelo non vive la misericordia, fa annuncio monco, manchevole, perché Lui è misericordia e la misericordia, che è il suo modo, deve essere il nostro”.
Il convegno è allora pensato come “occasione per ascoltare e ascoltarci, per ricordare l’obiettivo”. Così nelle parole di Giuseppe Paruzzo, direttore dell’Ufficio regionale per la Carità, per il quale “il conoscersi, conoscendo la comunità nella quale operiamo, è via maestra del cammino sinodale che dobbiamo compiere”. Per questo sono state “raccontate, prima ancora che presentate”, alcune “storie di Caritas siciliana”: il progetto “Rifugiato a casa mia” dell’arcidiocesi di Catania, il progetto “Presidio” di Ragusa e “Liberi di partire, liberi di restare” realizzato a Caltanissetta.