Riflessione

Diocesi: mons. Tessarollo (Chioggia) per Giornata vocazioni, “ogni comunità sostenga chi mostra i segni della chiamata”

“Ogni Chiesa locale si renda sensibile e attenta alla pastorale vocazionale. In ogni ambito, familiare, parrocchiale, associativo, nell’attività con i ragazzi, le ragazze e i giovani bisogna educare a maturare una genuina amicizia con il Signore”. Lo scrive il vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo, sul settimanale diocesano “Nuova Scintilla”, a proposito della Giornata di preghiera per le vocazioni, che ricorre domenica prossima. Il presule riferisce che “passando per le parrocchie in occasione della visita pastorale dovunque mi veniva la domanda a non lasciare le parrocchie senza sacerdote e le chiese senza messa festiva almeno”. “Frequente è stata la richiesta di anziani e malati in casa di poter beneficiare della visita con una certa frequenza del loro sacerdote”, aggiunge il vescovo. Considerando la chiamata al sacerdozio “molto impegnativa”, mons. Tessarollo spiega che “richiede una vera e propria formazione”. “Il Signore chiama in tutte le stagioni della vita anche al ministero sacerdotale e alla vita consacrata, cioè a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata”. L’osservazione del presule è quella per cui “oggi la voce del Signore sembra soffocata da ‘altre voci’ e la proposta di seguirlo nel dono della propria vita appare troppo difficile o poco appetibile”. Quindi, il vescovo evidenzia la necessità che “ogni comunità cristiana deve impegnarsi sia nella preghiera che nella promozione di queste vocazioni incoraggiando e sostenendo coloro che mostrano segni della chiamata alla vita sacerdotale e alla consacrazione religiosa”.