Un appello per la Terra Santa è stato lanciato dal vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, in preparazione alla colletta per la Terra di Gesù e per i cristiani locali che ogni anno la Chiesa universale promuove in occasione del Venerdì Santo. “La Terra Santa è come il patrimonio spirituale dei cristiani di tutto il mondo – scrive mons. Semeraro nel messaggio inviato a tutti i parroci della diocesi, riprendendo il documento con cui Paolo VI istituì la colletta nel 1974 –. Con questo motivo fondamentale, c’è l’altro del protrarsi dello stato di tensione nel Medio Oriente, che costituisce una permanente e grave minaccia non solo per la tranquillità e la sicurezza delle popolazioni che vi abitano, ma anche per la pace del mondo intero”. L’invito del vescovo di Albano è “perché non manchi quello che già san Paolo chiamava il dono della vostra generosità a Gerusalemme”. E aggiunge: “La stessa Settimana Santa potrà essere vissuta come un pellegrinaggio a quella terra benedetta”, partendo da Betfage nella Domenica delle Palme, passando per Betania, il Cenacolo, il Getsemani e il Calvario, in un percorso ideale e spirituale che giunge “in quel sepolcro, presso il quale il mattino di Pasqua si reca Maria Maddalena, risorge e con la sua luce accarezza i nostri occhi e i nostri cuori, invitandoci a guardare dentro la storia del mondo e quella personale di ciascuno di noi” conclude mons. Semeraro, citando la recente “Lettera alla Gerarchia cattolica della Congregazione per le Chiese orientali”.