Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Venti di guerra in Libia. Ok “salvo intese” al dl crescita, rinvio per rimborsi. Nave Sea-eye verso Lampedusa

Libia: venti di guerra, milizie di Haftar avanzano verso Tripoli. A rischio Conferenza nazionale di Gadames

Avanzano verso Tripoli, in Libia, le milizie del generale Khalifa Haftar, leader militare della Cirenaica. Le truppe sono entrate senza combattere a Garian, centro ad un’ottantina di chilometri da Tripoli, e, nell’ambito dell’“Operazione per la liberazione di Tripoli”, stringono il cerchio attorno alla capitale libica dove è insediato il premier Fayez al-Sarraj, riconosciuto dalle Nazioni Unite e appoggiato da diversi Paesi, tra cui l’Italia. Un invito a cessare le ostilità è arrivato congiuntamente da Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Italia e Emirati Arabi Uniti. Nella serata di ieri il premier Conte ha detto di seguire “con attenzione e preoccupazione l’evoluzione della situazione libica” affermando in una nota che “la via degli scontri armati rischia di alimentare una escalation di violenza destinata ad allontanare anziché ad avvicinare un percorso di pace e stabilità a cui ha pieno diritto il popolo libico”. A questo si dovrebbe lavorare nella Conferenza nazionale di Gadames, in programma dal 14 al 16 aprile ma ora a rischio, per la preparazione della quale il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres era ieri a Tripoli. “Non c’è una soluzione militare ai problemi della Libia”, ha dichiarato, aggiungendo che “nessuno ora può sostenere che la Libia sia un porto sicuro per lo sbarco di migranti”. La complicata situazione libica sarà al centro di un incontro del Consiglio di sicurezza dell’Onu, convocato su richiesta della Gran Bretagna, che si svolgerà in giornata con l’intervento dell’inviato speciale Ghassan Salamè.

Politica: Cdm approva “salvo intese” il decreto “crescita”, rinvio per i rimborsi ai truffati delle banche

Dopo tre ore di confronto serrato, nella serata di ieri, il Consiglio dei ministri ha approvato “salvo intese” il decreto crescita che contiene misure per il rilancio dell’economia. Previsti incentivi per sviluppo e innovazione, l’abbattimento del 60% dell’Imu per capannoni e beni strumentali, il ripristino del super-ammortamento al 130% con tetto a 2,5 miliardi, norme per la tutela del made in Italy, lo stanziamento di 500 milioni di euro in favore dei Comuni per l’avvio di opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e di sviluppo sostenibile sul territorio e 300 milioni per le Zone economiche speciali. Nel decreto è entrata la norma su Alitalia (per convertire il prestito ponte in equity e consentire eventualmente allo Stato di essere azionista della nuova società) ma non quella per il rimborso ai risparmiatori coinvolti nelle crisi delle banche. A insistere per l’inserimento il ministro Tria, contrari i Cinquestelle che chiedevano un binario unico per i risarcimenti. Il premier, mediatore tra le due posizioni, ha annunciato che lunedì incontrerà le associazioni dei risparmiatori per concordare con loro una norma che dovrebbe essere varata, il giorno successivo, in un nuovo Cdm.

Migranti: nave Sea Eye con 64 naufraghi verso Lampedusa, ma fuori da acque italiane

Prosegue la navigazione verso l’isola di Lampedusa la nave “Alan Kurdi” della Ong tedesca Sea Eye con a bordo 64 migranti – tra loro 2 bambini, uno dei quali di soli sei mesi – soccorsi ieri al largo della Libia mentre si trovavano a bordo di un gommone. Ormai la nave si trova a meno di 30 miglia dall’isola Lampedusa, ma ancora una volta il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha confermato la linea dura contro gli sbarchi: poiché la “Alan Kurdi” batte bandiera tedesca, “il nostro governo – ha affermato Salvini – ha scritto al governo tedesco perché si faccia carico del problema e dal Viminale abbiamo diffidato la nave dall’entrare nelle acque italiane”. Finora, il comandante della nave ha rispettato l’ordine intimato dal Viminale mentre sono in corso trattative diplomatiche tra Roma e Berlino per arrivare ad una soluzione.

Venezuela: per la Banca mondiale nel 2019 contrazione del 25% per il Pil, -60% dal 2013

Entro la fine del 2019 l’economia del Venezuela subirà un’ulteriore, significativa contrazione, pari al 25%. È la stima della Banca mondiale, contenuta nel suo rapporto biennale su America Latina e i Caraibi, in cui l’economia venezuelana viene giudicata in “progressiva implosione, la peggiore della regione nella storia moderna”. Se la previsione si verificasse, il Pil del Venezuela si attesterebbe ad un valore pari al 60% in meno rispetto a quello registrato nel 2013, anno in cui Nicolas Maduro subentrò a Hugo Chavez nella carica di presidente.

‘Ndrangheta: Reggio Calabria, la Dia confisca beni per 5,5 milioni

La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Reggio Calabria ha eseguito un provvedimento di confisca di beni emesso dal locale Tribunale – Sezione misure di prevenzione nei confronti di Annunziato Iamonte, 61enne di Melito Porto Salvo (Rc), già sorvegliato speciale, in passato ritenuto vicino all’omonima cosca di ‘ndrangheta. Dalle indagini è emerso un’evidente sproporzione esistente tra i redditi dichiarati rispetto ai cospicui investimenti effettuati, risultati di provenienza illecita. Tra i numerosi beni confiscati, 57 unità immobiliari (fabbricati, appartamenti, cantine e locali a uso commerciale) site a Melito Porto Salvo, circa 14 ettari di terreno coltivato, un’autovettura di grossa cilindrata e rapporti finanziari.