Sanità

Ospedale Bambino Gesù: nel nuovo numero di “A scuola di salute” una guida agli esami del sangue e delle urine

Cos’è un emocromo? A cosa serve? Come si raccolgono i campioni delle urine? Come si fa a capire se il bambino ha un’infezione grave o un’anemia? Esistono dei test che vanno effettuati prima dei vaccini? A queste e a molte altre domande è dedicato il nuovo numero di “A scuola di salute”, il magazine digitale – a cura dell’Istituto Bambino Gesù per la salute del bambino e dell’adolescente diretto da Alberto G. Ugazio – che offre una guida agli esami più comuni e a quelli veramente utili.
“Spesso si è convinti – spiegano gli esperti del Bambino Gesù – che gli esami possano essere uno strumento imprescindibile per fare delle diagnosi precise. Oppure crediamo che sia fondamentale eseguire periodicamente degli esami del sangue per verificare che un bambino in condizioni di salute apparentemente buone non nasconda qualche problema”. Invece non è così: “Gli esami del sangue dovrebbero essere sempre prescritti in base all’osservazione clinica, e sono le condizioni cliniche che devono guidare il medico all’interpretazione dei risultati. Inoltre, esistono tanti esami del tutto inutili ed eseguirli sarebbe uno spreco di tempo e risorse, oltreché un momento di stress del tutto evitabile: sia per i genitori e sia, soprattutto, per il bambino”.
Nella guida si passa in rassegna l’emocromo – per il conteggio delle cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) –, gli esami delle infiammazioni e delle infezioni (Pcr e Pct), gli esami del fegato, l’esame delle urine, quelli per i bambini anemici, per la diagnosi di allergia e i test per colesterolo e trigliceridi.
“Prima di eseguire le vaccinazioni di routine – sottolineano gli esperti del Bambino Gesù – non è necessario effettuare alcun esame diagnostico”. Non esistono infatti al momento test capaci di prevenire il rischio di reazioni avverse, per cui “l’esecuzione di esami di laboratorio per individuare persone a rischio di sviluppare effetti collaterali da vaccini è inutile”. Solo in casi molto particolari, che vengono gestiti in ospedale, possono essere utili test allergologici preliminari per scongiurare reazioni allergiche gravi, che sono comunque “rarissime”.