Solidarietà
“Nell’immaginario di molti, la parola servizio evoca fatica, lavoro, impegno. Io credo che, invece, dovrebbe evocare sostanzialmente gioia, serenità, festa. Il fatto che anche nel nostro mondo ecclesiale si sia parlato quasi sempre del servizio come sacrificio, cioè di impegno, è un elemento che non è stato positivo. Noi dobbiamo raccontare che il servizio è festa e gioia. Voi con ‘Mani in pasta’ avete un’esperienza concreta con cui potete dar credito a questa mia affermazione, perché probabilmente l’elemento che più caratterizza è quello della gioia e non quello dell’impegno e della fatica”. Lo dice mons. Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, nel messaggio ai 1500 giovani che domani, sabato 6 aprile, saranno protagonisti dell’iniziativa solidale “Con le mani in pasta”, raccolta di viveri e generi di prima necessità, in una trentina di località, da devolvere a molteplici realtà solidali.
“Allora – prosegue l’arcivescovo – la buona notizia da dare, come Chiesa, è che servire è gioia e raccontare che spendere gratuitamente un po’ del proprio tempo e delle proprie risorse per gli altri è semplicemente un’occasione formidabile per conoscere la gioia di vivere”.
“Grazie, cari giovani, perché con l’esperienza di ‘Con le mani in pasta’ – conclude mons. Tisi – fate vedere un volto bello della nostra Chiesa, ma soprattutto aiutate la nostra Chiesa, a partire da me, a mettere il servizio al centro della nostra vita e ad assaporarne la gioia e la festa che esso porta”.