Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Brexit, Camera dei Comuni vota contro il “no deal”. Brunei: pena di morte per gay e adulteri

Brexit: Westminster vota la legge anti-no deal. Intanto l’Ue si prepara a reintrodurre i controlli doganali

Via libera finale della Camera dei Comuni – con 313 sì e 312 no – alla legge anti-no deal imposta da una maggioranza trasversale al governo May che trasforma in obbligo l’impegno preso dalla premier Tory di chiedere un’ulteriore proroga della Brexit all’Ue in caso di rischio di divorzio senz’accordo. Il testo, promosso dalla laburista Yvette Cooper, è stato approvato – come riferisce Ansa – contro le attese in un giorno solo, con un’irrituale procedura sprint che ha destato polemiche. Oggi passa alla Camera dei Lord, dove potrà completare l’iter in poche ore, salvo ostruzionismi. Ma mentre un Brexit senza accordo rimane dietro l’angolo, il Regno Unito potrebbe vedersela con la reintroduzione immediata dei controlli doganali. A dirlo senza mezzi termini è stato ieri il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici, che ha ribadito come il rispetto dei protocolli in questo senso non sia negoziabile. “Ci sarebbero effettivamente dei controlli doganali da effettuare, per motivi giuridici e politici”, ha sottolineato Moscovici. “Dobbiamo essere onesti, io preferirei certamente un controllo rigoroso, anche al prezzo di qualche ingorgo di camion, a una crisi sanitaria o a traffici illegali. La sicurezza degli europei sarà la nostra priorità assoluta”.

Brunei: pena di morte per gay e adulteri. Ondata di sdegno in tutto il mondo e proposte di boicottaggi

Nonostante l’ondata di sdegno e proteste da tutto il mondo, sulla riforma del codice penale il sultanato del Brunei prosegue la sua marcia. Da oggi, in questo piccolo stato del sud est asiatico di poco più di 400mila abitanti, entra in vigore il nuovo codice che si applica a tutti i musulmani che abbiano raggiunto la pubertà, anche se alcune misure coinvolgono i non musulmani. Reati come lo stupro, l’adulterio, la sodomia, la blasfemia, la rapina avranno ora come massima pena la condanna a morte. I rapporti lesbici verranno invece puniti con un massimo di 40 frustate e dieci anni di carcere. Per il furto è prevista l’amputazione degli arti. In Brunei la pena di morte non è mai stata abolita, ma l’ultima esecuzione risale al 1957: per questo, l’Unione europea ha sollecitato il Sultanato a non sospendere la moratoria in vigore. Secondo molti osservatori – spiega Euronews – la riforma andrebbe letta come una mossa strategica del sultano Hassanal Bolkiah, che guida il Brunei col pugno di ferro dal 1967, e che già nel 2013 aveva parzialmente reintrodotto la Sharia nel paese. Messo in difficoltà dalla crisi petrolifera, Bolkiah starebbe cercando di rafforzare la sua immagine agli occhi delle frange più conservatrici del paese. Il rischio però è di incappare in un effetto boomerang: tra gli appelli arrivati da star come George Clooney ed Elthon John, c’è anche l’invito a boicottare i numerosi hotel di lusso posseduti dal sultano, tra i quali il Principe di Savoia di Milano e l’Eden di Roma.

Migrazioni: nave tedesca Sea Eye salva in mare 64 migranti, con donne e bambini. Salvini, “vada ad Amburgo”

La nave della Ong tedesca Sea Eye ha soccorso mercoledì al largo della Libia 64 migranti che si trovavano a bordo di un gommone. “Sono tutti al sicuro sulla nostra nave”, ha twittato l’organizzazione umanitaria. L’allerta era scattata su segnalazione di Alarm Phone, il servizio telefonico che fornisce ai migranti un numero da chiamare in caso di difficoltà e che aveva ricevuto una telefonata dall’imbarcazione, che si trovava al largo di Zuwarah e sulla quale ci sarebbero anche 10 donne e 6 bambini. “Nave battente bandiera tedesca, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo. È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro. Bene, vada ad Amburgo”: lo ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Salvini proprio in riferimento alla nave Alan Kurdi della ong Sea Eye.

Politica: disegno di legge sul Codice Rosso su violenza alle donne, no della Camera alla castrazione chimica

Prosegue l’esame in aula alla Camera sul disegno di legge sul Codice Rosso sulla violenza sulle donne. L’aula ha bocciato ieri l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia che impegnava il governo ad adottare ogni iniziativa anche normativa per introdurre la possibilità di subordinare alla castrazione chimica la concessione della sospensione condizionale della pena in caso di condanna per reati sessuali. L’ordine del giorno è stato votato solo da Fdi e Lega. I voti a favore sono stati 126, 383 i contrari, un astenuto.

Usa-Cina: Trump incontra oggi il vice premier cinese Liu He. In discussione gli accordi commerciali

Il presidente americano Donald Trump incontrerà oggi pomeriggio a Washington il vice premier cinese Liu He: lo riporta il sito della Cnbc, che cita l’agenda degli appuntamenti della Casa Bianca. Martedì il Financial Times scriveva che gli Usa e la Cina hanno risolto la maggior parte dei nodi nella loro disputa commerciale, ma continuano a trattare sulle modalità di attuazione e rispetto dell’accordo.