Discriminazioni

Rivolta contro i rom a Torre Maura: Negro (Fcei), “compito primario della politica è contrastare le povertà, non di soffiare sul fuoco del razzismo”

“Nel giorno in cui si ricorda l’assassinio del pastore battista e leader del movimento per i diritti civili Martin Luther King, non possiamo non chiederci che ne è della sua testimonianza e della sua azione a sostegno delle minoranze discriminate. E guardando le scene di odio razzista nei confronti dei rom alle quali abbiamo assistito nei giorni scorsi o il cinismo con cui si commenta il salvataggio di alcune decine di profughi da parte della Ong Sea Eye, la risposta è problematica e preoccupante. Il sogno di King di una umanità riconciliata che celebra la diversità etnica e religiosa è ancora lontano”. Lo dichiara Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei).
“Il ragazzino che a Torre Maura ha sfidato i manifestanti che minacciavano i rom ed esibivano il saluto romano, il quale ha urlato che nessuno va lasciato indietro e che non è giusto prendersela con le minoranze, ci dice che il pensiero e l’azione di King hanno ancora una grande forza, che sta a noi rendere viva e attuale”, prosegue Negro.
“È stato proprio King a insegnarci che la lotta contro il fascismo va di pari passo con quella contro le povertà e la marginalità sociale di tante persone che vivono in luoghi come Torre Maura”, sottolinea il presidente della Fcei, secondo cui “alla politica va ricordato che il suo compito primario è contrastare le povertà e non di soffiare sul fuoco del razzismo e dell’egoismo sociale”.