
1500 magliette azzurre, con stampata l’impronta di tante mani. Anche quest’anno sarà la divisa ufficiale dei giovani protagonisti, sabato 6 aprile, dell’iniziativa della diocesi di Trento “Con le mani in pasta”, raccolta di viveri e generi di prima necessità da devolvere a molteplici realtà solidali. Avviata cinque anni fa in Vallagarina, “Con le mani in pasta” si è ormai estesa a tutta la diocesi. L’adesione libera di gruppi giovanili, legati in particolare (ma non solo) a parrocchie ed oratori, è andata crescendo in modo esponenziale. Sabato prossimo saranno più di trenta le località coinvolte.
A partire dal mattino e lungo tutta la giornata ragazzi e giovani saranno all’interno dei supermercati o suoneranno porta a porta per raccogliere, in particolare, pasta e scatolame, o comunque cibo non facilmente deperibile e materiali di prima necessità, destinati poi a persone o famiglie seguite da Caritas, Banco Alimentare e da altre associazioni che localmente si prendono a cuore situazioni di particolare indigenza.
L’iniziativa, coordinata da Caritas, Pastorale giovanile e Associazione Noi oratori, punta ad accompagnare i giovani a vivere una giornata di servizio e d’incontro, coinvolgendo anche chi non frequenta abitualmente gli ambienti ecclesiali. Tra gli obiettivi, anche l’intento di far conoscere ai giovani le realtà solidali operanti a vario titolo sul territorio e di far percepire ai protagonisti la forza di un’iniziativa che unisce in un progetto comune, realizzato in contemporanea in tutto il Trentino.
La giornata solidale si concluderà a sera con un momento di condivisione e un video-messaggio del vescovo Lauro Tisi.