Minori

Case-famiglia: Fondazione Somaschi, “il ministro Salvini venga a conoscere persone che hanno davvero a cuore i bambini”

“Il ministro Salvini venga a vedere le nostre case-famiglia. In questo modo potrà avere l’occasione di conoscere persone e famiglie solide che si impegnano perché hanno davvero a cuore i bambini, la loro sicurezza e la loro crescita in un ambiente sano”. Questo l’invito che Fondazione Somaschi rivolge al ministro degli Interni in seguito al suo annuncio di voler istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività di affidamento di minori nelle case-famiglia e alla presentazione della relativa proposta di legge, da parte della Lega sia alla Camera sia al Senato. “Quello delle case-famiglia è un sistema basato sulla solidarietà e sull’impegno di tante realtà del Terzo settore – dichiara il portavoce Valerio Pedroni –. Nel caso in cui ci fossero dei dubbi sulla gestione di alcune strutture sarebbe giusto procedere con ispezioni. Non riteniamo invece corretto lanciare sospetti su tutti gli enti gestori né aprire una commissione d’inchiesta a riguardo. Sosteniamo pienamente tutti i genitori che nelle loro case-famiglia sono papà e mamme di tante bambine e bambini perché costruiscono legami e portano umanità all’intera comunità”. Fondazione Somaschi pone in primo piano l’attenzione verso i piccoli che ospita. “Per dare a tutti – aggiunge Pedroni – l’opportunità di sperare in un futuro migliore. In queste case i bambini e gli adolescenti hanno la possibilità di vivere in un’atmosfera familiare, accuditi da una mamma e da un papà che altrimenti non avrebbero”. Ogni anno Fondazione Somaschi accoglie 170 minori nelle proprie strutture, tra cui anche tre case-famiglia, in Lombardia, Piemonte, Liguria e Sardegna. “Sia dal punto di vista della gestione che dal punto di vista economico – conclude Pedroni – siamo assolutamente certi del nostro operato, non agiamo nell’ottica di realizzare un business né abbiamo l’intenzione di tenere in ostaggio i minori”.