
“I processi di pace hanno bisogno di uomini grandi, coraggiosi lungimiranti che non pensano in termini elettorali ma di servizio e di bene comune così da offrire qualcosa, non a chi voterà l’anno prossimo, ma a chi dovrà vivere dentro questo mondo e in questa società sempre più multietnica e complessa anche fra 10, 20, 50 anni. Quando si fa un cammino di riconciliazione si offre un contributo alla pace”. Ad affermarlo è il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, in un’intervista rilasciata a Telepace Trento che andrà in onda domani (canale 601 del digitale terrestre, alle 20.30, con replica giovedì alle 17). La pace in Terra Santa, intesa come “superamento dei conflitti e riconciliazione tra popoli e gruppi sociali” è, per il Custode, un “cammino complicato che ci fa toccare con mano come la realtà del peccato dentro la storia vada a incidere sulle relazioni personali creando divisioni, contese e liti. C’è un mistero del male che lavora dentro la società e che crea solchi profondi”. “Ci vuole – avverte padre Patton – un lavoro molto lungo e paziente, e servono persone che credono alla possibilità di costruire percorsi di pace”. Servono “leader che credono che la pace sia molto migliore di qualsiasi altra situazione”. “L’Europa ha fatto esperienza di secoli di scontri e di guerre. Dopo il secondo conflitto mondiale – ricorda il Custode – alcuni uomini, che avevano un grande ideale, come De Gasperi, Adenauer, Schumann, hanno saputo guardare al di là di una storia di conflitti tra i rispettivi popoli e avviare un percorso di pace e di benessere. Oggi non vedo dei leader così lungimiranti ma solo dei leader con interessi di respiro molto corto”. L’intervista andrà in onda anche sul canale nazionale Telepace il 2 maggio (ore 18), il 3 maggio (8.20), il 4 maggio (11.30) e il 5 maggio (20.30).