Omelia

Veglia pasquale: mons. Spreafico (Frosinone), “cristiani siano uomini di pace e annunzino una gioia condivisa con tutti nel mondo”

“In Gesù morto e risorto il nostro Dio vuole rinnovare la sua alleanza di pace con noi, vuole donarci quell’affetto prezioso per farci vicini, amici tra noi, oltre lo spirito d’insoddisfazione che ci rende a volte lontani, diffidenti, pieni di paure e di astio verso gli altri”: sono parole del vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, mons. Ambrogio Spreafico, pronunciate durante la veglia pasquale nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Frosinone. Incalzando l’assemblea con una serie di domande sulla fede nella risurrezione, mons. Spreafico ha riflettuto sul valore della vita come dono, che i cristiani sono chiamati ad annunciare attraverso la gioia: “Il mondo ha bisogno di vita, di umanità, di pace, di amore. Ne hanno bisogno le donne e gli uomini in guerra, i poveri, gli anziani; tutti ne hanno bisogno. Non possiamo accettare come normali la rabbia e l’odio, neppure la paura e l’astio”, “perché il mondo diventi un luogo dove vivere insieme, forti e deboli, poveri e ricchi, sani e malati, italiani e stranieri, buoni e cattivi”. Se Gesù sulla croce è stato testimone di perdono e non di vendetta – ha terminato il vescovo di Frosinone – “noi cristiani siamo pacificatori”, persone che si impegnano a seguire l’esempio di Cristo, “perché il mondo sia rinnovato dalla vita che egli ci ha donato senza nostro merito”.