Omelia

Veglia pasquale: card. Sepe (Napoli), “allontaniamo da noi ogni forma di paura di scoraggiamento e pessimismo”

“Stupore, paura, incomprensione”. Sono i sentimenti delle donne che vanno al Sepolcro e trovano la pietra srotolata e i “misteriosi esseri angelici che recano un messaggio che sembra incredibile” perché “comunicano che Gesù è risorto”. Lo ha sottolineato il card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, nell’omelia della veglia pasquale, Sabato santo. In realtà, ha evidenziato il porporato, “i due uomini non avevano detto che Gesù non era morto, ma che è risorto;è passato dalla morte alla vita; è uscito dalla terra dei morti; non è più qui: è veramente Risorto!”.
“Le donne – ha proseguito l’arcivescovo – decidono di riferire tutto agli Undici. Ma si può dare credito a donne che, come scrive S. Luca, sembrano abbiano avuto un ‘vaneggiamento’? Tuttavia, rimane il dubbio, tanto che Pietro si alza, corre al sepolcro e vede soltanto i veli. Ma vede e crede: Cristo è veramente Risorto!”.
“Cari fratelli e sorelle – l’invito del card. Sepe -, ripetiamolo anche noi che, senza vedere, crediamo. Ripetiamolo in questa notte, la notte di tutte le notti, la veglia più santa, la madre di tutte le veglie. È qui la sorgente della nostra fede; è qui la nostra Pasqua, è qui la nostra gioia. Allontaniamo da noi ogni forma di paura di scoraggiamento e di pessimismo e, con la forza dello Spirito Santo che ha risuscitato Gesù dai morti, camminiamo sulla strada della fede con coraggio, ottimismo e speranza”.