Omelia

Pasqua: mons. Pappalardo (Siracusa), “donarsi per contribuire al bene della società”

“La nostra società non è capace di accogliere persone che vivono in situazione di estrema povertà, miseria e guerra. La Pasqua diventa fondamento valido di speranza”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, incontrando i giornalisti e gli operatori della comunicazione in occasione della Pasqua. “Ciascuno di noi ha bisogno di ricevere la luce di Cristo che risorge. Non mancano le tenebre nella nostra società, le fragilità che tocchiamo con mano”, ha aggiunto il presule che ha citato una recente manifestazione dei sindacati. “In questo periodo ho celebrato i precetti pasquali nella zona industriale ed anche lì emerge la necessità del lavoro che dà dignità all’uomo”. L’arcivescovo ha ribadito che “non mancano le fragilità che costituiscono motivo di sofferenze nel cuore di ogni uomo”. E ha citato la vicenda della nave Sea Watch quando “era vicina alle nostre coste”. “Abbiamo toccato con mano la fragilità della nostra società che non è capace di accogliere persone che vivono in situazione di estrema povertà, miseria e guerra e scappano via per essere accolte in paradiso che non li accoglie”. Di fronte anche a “tante altre sofferenze” che “riguardano la tratta delle persone o gli anziani che sperimentano la solitudine in maniera pesante”, il presule ha indicato “la vita del cristiano alla luce della resurrezione di Cristo: donarsi, dare il meglio di sé, offrire il servizio agli altri per contribuire al bene della società”. “Voi che siete chiamati a raccontare gli eventi e ad informare, dovete dare una lettura che aiuta a costruire una società migliore. Trasmettete valori raccontando gli eventi accaduti”.