Omelia

Pasqua: card. Sepe (Napoli), “superare il nostro piccolo mondo fatto di egoismo o interessi personali e aprirci ai fratelli”

“Figli della risurrezione, noi cristiani siamo uomini e donne della speranza, di fiducia e di pace. Quando proclamiamo a tutti che Cristo è risorto, noi mostriamo lo stupore dell’incontro col Signore della vita, benediciamo la vita come dono e manifestazione dell’amore di Dio”. Lo ha sottolineato il cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, nella Messa di Pasqua, celebrata in duomo. “Siamo tutti assetati di speranza e, per questo, ci sentiamo impegnati a superare il nostro piccolo mondo fatto di egoismo o interessi personali e ad aprirci ai nostri fratelli e sorelle poveri e bisognosi, aiutarli a superare solitudine e paure, offrendo loro aiuto per vincere il male, ovunque esso si annidi: nelle strutture malavitose, nelle forze negative che tendono a mortificare la dignità dell’uomo e a negare i diritti fondamentali; a seminare zizzania e veleni contro la verità e la giustizia; a creare solo disillusioni, pessimismo, incertezze e vuoto”, ha affermato il porporato. Ma, ha aggiunto, “Cristo Risorto è la vita che ha vinto la morte. Ed è con questa fede che desidero porgere auguri di gioia e speranza a tutti voi e, in modo speciale, a voi bambini che, in casa o all’ospedale, state vivendo un tempo di sofferenze e di dolore; a voi anziani, che spesso vi sentite soli o non curati adeguatamente; a voi, cari giovani, spesso scoraggiati perché vi sentite impotenti a realizzare le vostre giuste aspirazioni e i vostri sogni; a voi genitori, che dovete affrontare i gravi problemi educativi ed economici per i vostri figli; a voi, che non avete lavoro o che l’avete perso, angosciati per un futuro che sembra chiuso e privo di speranza”. A tutti, ha concluso il card. Sepe, “la Chiesa di Napoli assicura vicinanza e rispetto con l’auspicio che, con l’impegno fattivo di tutti, questa Pasqua possa costituire un momento di rinascita e di rinnovamento materiale e spirituale”.