Ciclone Idai

Mozambico: Unhcr, iniziati ricollocamenti di 70.000 persone in aree più vicine alle loro case

In Mozambico l’Unhcr (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati), il governo nazionale e altri partner hanno iniziato a ricollocare le famiglie sopravvissute al ciclone Idai verso aree più vicine ai loro luoghi di origine. Sabato 200 famiglie sono state trasferite dagli alloggi di emergenza nella città centrale di Beira. Nei prossimi dieci giorni la speranza è quella di permettere ad altre 70.000 persone circa di lasciare gli alloggi temporanei in cui hanno vissuto nell’ultimo mese: scuole, sale per eventi pubblici, biblioteche e altri edifici. Il ciclone Idai ha colpito gli Stati africani meridionali del Mozambico, del Malawi e dello Zimbabwe a metà marzo. Il Mozambico, dove secondo i dati ufficiali il ciclone ha ucciso circa 600 persone e ne ha ferite oltre 1.600, è stato il Paese colpito più duramente. Inoltre, circa 240.000 case sono state danneggiate e oltre 111.000 distrutte. In questa prima fase, le famiglie sono state trasferite in un Centro di transito a Guara Guara, a circa 55 km dalle loro aree di origine nel distretto di Buzi. Al proprio arrivo, a ciascuna famiglia è stata assegnata una tenda d’emergenza fornita da Unhcr e Ingc (l’agenzia del governo del Mozambico per la gestione dei disastri naturali). L’insediamento è dotato di acqua potabile e servizi igienici. Il cibo è fornito dal governo nazionale col supporto del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam/Wfp), mentre Medici senza frontiere gestisce un ambulatorio nel campo. Le famiglie resteranno a Guara Guara fino a tre giorni e riceveranno un appezzamento di terreno (20 metri per 30, per un totale di 600 metri quadrati), un kit di attrezzi per ripulirlo e costruirvi le nuove case, e semi per cominciare a coltivare. L’Unchr sta predisponendo le scorte disponibili di beni di prima necessità – fra i quali zanzariere, lampade solari, materassi, coperte, set da cucina, taniche e secchi – da distribuire alle famiglie. Sarà data priorità alle esigenze di anziani, persone con disabilità, donne sole e minori non accompagnati. Con circa 1,8 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria in Mozambico. Ad oggi, a causa della scarsità di fondi, le agenzie umanitarie hanno potuto assistere solo il 30 per cento della popolazione interessata.