Economia: Conte, “rallentamento previsto dal governo, in settimana il decreto crescita”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“Il governo aveva previsto il rallentamento che si sta realizzando e proprio per questo avevamo elaborato una manovra che vuole perseguire una politica fiscale espansiva ma responsabile, approvando misure sociali anche fondamentali di cui il Paese necessitava da troppi anni per ristabilire l’equità sociale”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che ha fatto seguito al loro colloquio a Palazzo Chigi. Il premier ha ricordato l’adozione del decreto “sblocca-cantieri” e ha annunciato che “in questa settimana confidiamo di approvare il decreto ‘crescita’ con il quale introdurremo una serie di misure in grado di dare impulso alla crescita effettiva e potenziale”. Nel corso dell’incontro, definito da Conte “molto cordiale, molto proficuo”, si è parlato anche di Brexit: “Speriamo in un recesso ordinato – si è augurato il premier – al quale abbiamo lavorato a lungo. Sul fronte europeo restiamo molto uniti e compatti”. “Ci siamo preparati anche in Italia – ha proseguito – alla non auspicata prospettiva del ‘no deal’, abbiamo adottato uno specifico decreto legge a protezione dei cittadini e delle imprese”.
Sulla situazione economica, Conte ha poi rilevato che “l’intera eurozona si ritrova ad affrontare una fase di temporaneo rallentamento economico dovuto alla guerra dei dazi che ha causato una significativa battuta d’arresto per diversi settori dell’industria manifatturiera europea”. E a Juncker ha sottolineato che “per reagire a questa fase di rallentamento occorrerebbe che gli Stati membri che hanno maggiore spazio fiscale lo utilizzino a sostegno della domanda interna, degli investimenti pubblici per permettere all’Europa di crescere a pieno potenziale e di reagire a questa tendenza negativa”. L’obiettivo è quello di “ridurre gli squilibri economici interni e rilanciare la crescita a beneficio di tutta l’eurozona”.
Sul Def, ha assicurato Conte, “l’impalcatura fiscale che inseriremo non cambia rispetto allo scenario concordato con la Commissione europea lo scorso dicembre”. Mentre rispetto al quadro pluriennale finanziario il premier ha auspicato che “non siano decurtati i fondi destinati alla coesione e alla politica agricola”.
Juncker è stato aggiornato anche sul “supplemento di riflessione” relativo alla Tav Torino-Lione: “Abbiamo avviato questo percorso con la Francia, dopo il confronto gli esiti verranno condivisi con la commissaria Bulc”.
Conte ha poi assicurato che “c’è una piena attenzione dell’Italia verso una politica europea” nei confronti della Cina. Mentre sulle migrazioni il premier ha ribadito che “è improcrastinabile una rapida attuazione delle conclusioni raggiunte al Consiglio europeo del giugno 2018”. “Chi sbarca in Italia, Spagna o Grecia, sbarca in Europa”, ha rimarcato Conte.

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