Intervista

Europa: Mattarella, “far ripartire il cantiere del completamento dell’architettura europea”

“Il cantiere del completamento dell’architettura europea non si deve fermare. Bisogna anzi farlo ripartire, tenendo conto dell’opinione dei cittadini. Gli strumenti esistono; sono previsti dai trattati. Si tratta di porli in opera al fine di raggiungere decisioni politiche”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervista a Richard Heuzé, pubblicata da Politique Internationale.
Rispetto al Trattato di Aquisgrana del 22 gennaio 2019, il Capo dello Stato dice che “siamo lieti che la Francia e la Germania, due Paesi amici, alleati e membri fondatori dell’Unione – al pari dell’Italia – abbiano deciso di rinsaldare i loro legami al servizio di questo grande disegno europeo”. “Spero – prosegue – che ciò avrà ricadute positive su tutta l’Europa. Non pensiamo neanche per un attimo che la riaffermazione di quel rapporto rispecchi la minima tentazione egemonica o prefiguri l’instaurazione di un direttorio ai vertici dell’Unione”.
Rispondendo poi alla domanda su possibili sanzioni contro i Paesi membri che rifiutano la solidarietà e mettono in discussione i valori fondanti dell’Unione europea, il Capo dello Stato ricorda che “le sanzioni rientrano nel diritto europeo. I principi fondamentali dell’Unione sono sanciti dai trattati e questi ultimi prevedono delle procedure volte a garantirne un’applicazione equa e omogenea”. “Ma vi è un altro interrogativo”, osserva Mattarella: “quali valori vogliamo proteggere?”. Semplice la risposta: “La libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, il primato del diritto… in breve, valori che riguardano le persone e i popoli, e non certo la conservazione di ipotetici ‘spazi vitali’, né gli interessi nazionalistici o l’antagonismo fra comunità. Guardiamoci da coloro che vorrebbero ribaltare questo approccio!”.