Omelia

Messa crismale: mons. Antonazzo (Sora), “per essere segno di unità e santità dobbiamo sentirci responsabili di tutto il nostro territorio”

“L’unità della Chiesa, espressa nella sua concretezza, la guardiamo e la gustiamo oggi, convocati dal Signore per celebrare il sacerdozio che riguarda ognuno di noi, grazie al Battesimo”: apre così mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, l’omelia pronunciata durante la messa crismale nella Concattedrale di Cassino (Fr), a cui partecipano i sacerdoti della diocesi, insieme ai religiosi e a molti laici. “Il dono dell’unità viene da Dio, non fa parte della sola dimensione orizzontale dell’esistenza. Siamo separati da protagonismi anacronistici, narcisismi, umanamente feriti. Abbiamo perciò bisogno di essere curati con l’olio della carità e guarire con la forza del perdono reciproco” ha aggiunto. Commentando il brano evangelico del discorso di Gesù nella sinagoga di Nazareth, mons. Antonazzo insiste: “L’annuncio di Gesù è per l’oggi, per ognuno di noi. La sua azione deve rigenerare tutta la Chiesa diocesana. Dobbiamo annunciare l’anno di grazia in questo territorio, sentendo il peso della responsabilità. Non possiamo non rispondere ai doveri della consacrazione”. Il vescovo di Sora annuncia infine che il giorno di Pasqua sarà diffusa la lettera di indizione della visita pastorale: “Incontrando comunità parrocchiali e istituzioni locali, ho compreso come sia necessario incarnare la salvezza di Dio a beneficio di credenti e non credenti. Gesù, sacerdote e pastore delle nostre anime, porti a compimento l’opera pastorale ispirata dallo Spirito. La santa visita sia un evento di rinnovata Pentecoste” termina.