Testimonianza

Parlamento Ue: Greta Thunberg, “tre summit sul Brexit e nemmeno uno sul clima”. A maggio “dovrete votare per noi, per i vostri figli”

(Strasburgo) “La nostra civiltà è fragile, quasi come un castello costruito sulla sabbia. La facciata è bellissima, ma le fondamenta per niente solide. Ieri il mondo ha guardato con disperazione ed enorme dolore Notre Dame andare in fiamme a Parigi. Alcuni edifici sono più che semplici edifici. Ma Notre Dame sarà ricostruita” perché ha fondamenta solide. “Io spero che le nostre fondamenta siano altrettanto solide, ma ho paura che non lo siano”. La voce e l’eloquio ormai inconfondibili di Greta Thunberg sono risuonate in una delle aule della sede del Parlamento europeo a Strasburgo dove è stata invitata per l’ultima riunione della Commissione ambiente (Envi). Il 2030 sarà il “punto di non ritorno”, oltre il quale i danni per il clima e l’ambiente saranno irreversibili. La giovane ambientalista si commuove e parla a fatica mentre elenca “le catastrofi ambientali” in corso. Parte un applauso incoraggiante.

Greta riprende: “La nostra casa sta crollando”. Eppure “si sono fatti tre summit di emergenza sul Brexit e nemmeno uno sul clima e l’ecosistema” e si fanno tante altre cose, che Greta descrive, come se nulla stesse succedendo. “Tutto e tutti devono cambiare”, e “più ampia è la vostra piattaforma, più grande la vostra responsabilità; più grande è la vostra impronta ambientale, più grande il vostro dovere morale”, dice rivolgendosi ai politici presenti in sala. “Dovete ascoltarci” ha detto, e riferendosi alle prossime elezioni, ha aggiunto: “Noi non potremo votare, voi dovrete votare per noi, per i vostri figli e nipoti” perché “in queste elezioni si vota per le condizioni di vita dell’umanità”. “Non basta fare il massimo; occorre che tutti facciamo cose che sembrano impossibili”. E in conclusione ha lanciato un appello: se non volete ascoltare me, “che sono una 16enne dalla Svezia, lo capisco. Ma non potere ignorare gli scienziati, la scienza o i milioni di studenti che fanno sciopero per il diritto al futuro”.