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Incendio a Notre Dame: solidarietà alla Francia. Raccolta fondi a Strasburgo. Le parole di Tajani, Tusk e Juncker

foto SIR/Marco Calvarese

Strasburgo: l’urna(Strasburgo) “Notre Dame è stata la prima cattedrale della mia vita” durante gli anni trascorsi a Parigi, ha ricordato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che stamane, aprendo la seduta a Strasburgo, ha pronunciato in piedi, in francese, parole di solidarietà alla Francia. “Come presidente del Parlamento, come italiano e come europeo il mio cuore è ferito, insieme a quello di tutti”. “Siamo vicini ai francesi, alla Francia”, ha continuato Tajani, perché il fuoco che ha bruciato Notre Dame è una ferita “che non si rimarginerà in fretta”. Il presidente ha invitato a “impegnarsi tutti” per far rinascere la cattedrale, e accogliendo la proposta di un eurodeputato ha annunciato che una scatola sarà posta nell’entrata dell’emiciclo perché vi sia deposto “ciò che guadagniamo oggi”, ha indicato il presidente, “come messaggio positivo e di solidarietà” del Parlamento. Tajani ha anche ringraziato i pompieri che “si sono impegnati contro il fuoco che stava distruggendo la cattedrale”.
“Come Danzica, che era stata distrutta per il novanta per cento durante la guerra, è stata ricostruita, così anche voi ricostruirete la vostra cattedrale”: è il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk a rivolgere questo messaggio di speranza ai francesi, parlando in emiciclo del Parlamento europeo, prima di affrontare il tema dei lavori di stamane, il Brexit. “So che la Francia potrebbe da sola” far fronte alla ricostruzione, ha detto Tusk, ma l’Europa sarà al fianco dei francesi in questo sforzo. Poiché l’incendio di Notre Dame e la sofferenza che ciò ha generato in tutti, è dimostrazione del fatto che “siamo legati da qualcosa di più profondo dei trattati” e ci insegna che “possiamo perdere molto” di quanto ci unisce, ma “possiamo anche difenderlo insieme”.
“Tutti oggi siamo un po’ vedovi e vedove” è stato invece il messaggio di Jean-Claude Junker, presidente della Commissione europea, anch’egli oggi a Strasburgo per partecipare al dibattito in Parlamento sul Brexit. “È un giorno terribile per chi ama Parigi e la Francia” ha detto Juncker: la tragedia che si è consumata “non è solo architettonica, ma riguarda la vita dei francesi”, poiché ha colpito un segno esteriore della loro forza. La Commissione europea sarà a fianco di Parigi, “dove si ama tornare e di cui ogni volta ci si innamora di nuovo”, e della Francia, per sostenere lo sforzo di ricostruzione, perché “Parigi, la Francia, noi siamo stati feriti”.