Audizione

Def: Cnel, “urgente alleggerire il carico fiscale sul lavoro, ma non mediante lo spostamento dalla fiscalità diretta a quella indiretta”

“È imprescindibile un intervento fiscale in direzione di una progressività effettiva, che alleggerisca il carico fiscale sul lavoro e gli investimenti”. Lo ha affermato questa mattina il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), Tiziano Treu, nel corso dell’audizione presso le commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato nell’ambito della discussione del Def.
Il Cnel, ha spiegato, “auspica la messa in cantiere di una vera riforma concepita per contrastare le disuguaglianze rispettando il principio costituzionale di equa contribuzione basata sulla capacità economica”.
“Il Cnel – si legge nella memoria depositata in Parlamento – condivide l’urgenza di intervenire sul cuneo fiscale sul lavoro, come richiesto anche dalla Commissione europea, ma segnala che questo non può avvenire mediante lo spostamento dalla fiscalità diretta a quella indiretta. Le organizzazioni del mondo produttivo non condividono l’implicito auspicio della Commissione europea all’aumento delle aliquote dell’IVA, anche quelle intermedie e agevolate”.
“In vista del Documento di economia e finanza – ha ricordato il segretario generale, Paolo Peluffo, nel corso dell’audizione – il Cnel ha già svolto una serie di audizioni e ne svolgerà altre con gli assessori regionali per provare a produrre un allineamento tra il ciclo della produzione delle Regioni e quello dello Stato”.
“Fattori-chiave indispensabili per impostare le necessarie politiche di crescita – sottolinea il Cnel – devono muovere il Paese attorno a grandi temi aggreganti: l’innovazione come motore di sviluppo, la sostenibilità ambientale/sociale, la mobilità. Le 12 Zes possono, in questo senso, rappresentare laboratori di sperimentazione”. Secondo il Cnel, “il Def non prevede risorse che diano fiato a una nuova politica industriale, in un quadro che sia ritenuto dagli operatori stabile e affidabile” mentre “le misure per la crescita sono rinviate al “decreto crescita” e al decreto ‘sblocca cantieri’, il sistema di governance è basato su cabine di regia che non prevedono né forme di integrazione istituzionale, né la partecipazione delle Parti sociali”. Infine, il Cnel “ribadisce che l’innovazione è essenziale per attivare la crescita e spingere le imprese a creare nuova occupazione”.