“È una necessità e un diritto protestare per la mancanza dei servizi di base. Non informare per le interruzioni di corrente è un delitto. Reprimere è un peccato. La speranza non è strappata via dal cuore a causa della forza bruta”. Lo scrive via twitter il card. Baltazar Porras, amministratore apostolico di Caracas e arcivescovo di Mérida, a proposito della crisi che sta vivendo la popolazione venezuelana.
Es una necesidad y un derecho protestar por la falta de los servicios básicos. No informar los cortes de luz es un delito. Reprimir es un pecado. La esperanza no se arranca del corazón por la fuerza bruta. Dios bendiga a Venezuela
— Baltazar Porras (@bepocar) March 31, 2019
La giornata di oggi si è aperta con nuovi blackout almeno in 20 Stati sui 24 che costituiscono il Paese, la gente esasperata sta protestando in varie città anche in modo autonomo, mancano sempre più acqua, cibo, generi di prima necessità.
Oggi la metropolitana di Caracas è chiusa e ci sono zone dello Stato nordoccidentale del Zulia dove la luce manca da 150 ore.
In questo contesto, l’arcidiocesi di Caracas ha denunciato che sabato scorso non ha potuto dare vita alla “olla comunitaria” che sfama 500 persone nella parrocchia della Vergine di Chiquinquirá, poiché forze paramilitari, gli “efectivos” fedeli a Maduro, hanno sequestrato la cisterna che portava l’acqua necessaria per cuocere gli alimenti.
La @LaOllaMilagrosa que alimenta todos los sábados a más de 500 personas en Iglesia La Chiquinquirá Caracas fue suspendida debido a que efectivos de la Guardia Nacional decomisaron el camión cisterna q llevaba el agua necesaria para la elaboración de los alimentos (fotos archivo) pic.twitter.com/cppWBNngM6
— Arquidiócesis de Caracas (@ArquiCaracas) March 30, 2019