Papa Francesco: conferenza stampa in aereo, “coloro che costruiscono i muri finiranno prigionieri dei muri che hanno costruito”. Appello per Gerusalemme “passo avanti”

“Coloro che costruiscono i muri finiranno prigionieri dei muri che hanno costruito. Invece quelli che costruiscono ponti, andranno tanto avanti”. Lo ha detto il Papa, rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo di ritorno dal Marocco. “Costruire ponti per me è una cosa che va quasi oltre l’umano, ci vuole uno sforzo molto grande”, ha proseguito Francesco: “Il ponte è per la comunicazione umana. E questo è bellissimo e l’ho visto qui in Marocco. Invece i muri sono contro la comunicazione, sono per l’isolamento e quelli che li costruiscono diventeranno prigionieri. I frutti non si vedono ma si vedono tanti fiori che daranno dei frutti, andiamo avanti così”. “Il dialogo non può essere di laboratorio, deve essere umano, e se è umano è con la mente, il cuore e le mani e così si firmano dei patti”, il monito del Papa, secondo il quale “il comune appello su Gerusalemme è stato un passo avanti fatto non da un’autorità del Marocco e da un’autorità del Vaticano, ma da fratelli credenti che soffrono vedendo questa ‘Città della speranza’ che ancora non è così universale come tutti vogliamo: ebrei, musulmani e cristiani. Tutti vogliamo questo. E per questo abbiamo firmato questo desiderio: è un desiderio, una chiamata alla fraternità religiosa che è simbolizzata in questa Città che è tutta nostra. Tutti siamo cittadini di Gerusalemme, tutti i credenti”.

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