
“Oggi c’è un bisogno enorme nelle nostre Chiese di una sinodalità diffusa, in cui il discernimento comunitario si alimenti al soffio dello Spirito Santo”. Ne è convinto il card. Gualtiero Bassetti, che nel finale della sua introduzione al Consiglio episcopale permanente ha citato un “criterio” implicito dei documenti del Concilio: “La comunione, intesa come paradigma della vita ecclesiale, il modo di relazionarsi nella Chiesa e della Chiesa”. Poi la citazione di Papa Francesco: “La sinodalità, come dimensione costitutiva della Chiesa ci offre la cornice interpretativa più adeguata per comprendere lo stesso ministero gerarchico”. “Rilanciare il discorso sulla sinodalità è una straordinaria occasione per riconoscerci Chiesa Popolo di Dio”, la tesi di fondo di Bassetti, a proposito di una parola che “esprime movimento: un essere insieme, un convenire, un riconoscersi in cammino”. Un esempio di questo movimento è rappresentato anche dall’Incontro di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo, che si svolgerà a Bari nel febbraio del prossimo anno. “Promossa dalla Chiesa italiana, sarà un’assise unica nel suo genere tra i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum”, ha annunciato il cardinale: “Un incontro basato sull’ascolto e sul discernimento comunitario, che, valorizzando la sinodalità, si prefigge di compiere un passo verso la promozione di una cultura del dialogo e della pace, per un futuro dell’Italia, dell’Europa, dell’intero bacino mediterraneo”.