Famiglia: card. Bassetti, “è un fatto sociale”, non privato. Quando manca la sinodalità, “riusciamo a dividerci su tutto, a contrapporre le piazze”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La sinodalità è una proposta che sentiamo di poter e dover fare anche alla società, a una società slabbrata come la nostra”. Ne è convinto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che nell’introduzione ai lavori del Consiglio episcopale permanente, che si è aperto questo pomeriggio a Roma, ha denunciato: “Non è certo sinodale la modalità con cui la comunicazione viene spesso usata per accendere gli animi, screditare e far prevalere le paure, arrivando a identificare nell’altro non un fratello, ma un nemico. Quanta distanza dal dialogo che abbiamo visto in atto in questi giorni con la visita del Santo Padre in Marocco…”. “Purtroppo, quando manca questo sguardo, riusciamo a dividerci su tutto, a contrapporre le piazze, persino su un tema prioritario come quello della famiglia, sul quale paghiamo un ritardo tanto incredibile quanto ingiusto”, il riferimento alla stretta attualità: “Ma come si fa a dimenticare che, anche negli anni più pesanti della crisi, proprio la famiglia ha assicurato la tenuta sociale del Paese? E oggi non è forse ancora la famiglia a rappresentare per tutti la principale opportunità di riscatto?”. “Le istituzioni pubbliche non possono fare finta che la famiglia sia solo un fatto privato”, la tesi del presidente della Cei: “Ciò che avviene tra i coniugi e con i figli è un fatto sociale; e ogni essere umano che viene ferito negli affetti familiari, in un modo o nell’altro, diventerà un problema per tutti”.

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